SALUTE – CON I BRUSCHI CALI DELLE TEMPERATURE TORNA LO SPAURACCHIO DELLA FEBBRE PER I BIMBI IN ETÀ PEDIATRICA. I CONSIGLI DEGLI ESPERTI SU COME AFFRONTARLA

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    Anche quest’anno si è svolto a Milano il Congresso di Antobioticoterapia in età pediatrica, giunto alla trentaquattresima edizione, dove gli esperti hanno analizzato i comportamenti adottati dai genitori in caso di febbre dei bambini, in base ad uno studio condotto dall’unità di pediatria ad alta intensità di cura della Fondazione Irccs Polilinico- Università degli Studi di Milano, diretta da Susanna Esposito. Dagli studi e ricerche effettuate, è emerso che in caso di innalzamento della temperatura corporea  oltre i 37,5°C, i genitori seppur ben informati e capaci di gestire la febbre nei bambini, adottano comportamenti non sempre appropriati, affidandosi ai rimedi della nonna, alle terapie ’fai da te’, nel 60% dei casi,  a mezzi empirici come impacchi con acqua fredda, al ’se sopporti diventi grande’, nel 50 % dei casi ed ancora il 60% somministra medicinali senza consultare il medico. Come ha sottolineato Susanna Esposito ” la febbre è uno dei motivi più frequenti di richiesta di visita pediatrica, ma  a volte la sua cura non  viene gestita in modo adeguato. Spesso mamma e papà tendono a somministrare farmaci non adatti, oppure espongono i bambini  a dosaggi o sovradosaggi di medicinali. Importante- sottolinea l’esperta- è non somministrare mai farmaci per adulti e nella  cura con gli antipiretici si deve tenere conto del peso del bambino  e non dell’età”

    Questo dunque il decalogo per affrontare al meglio e curare   in sicurezza l’innalzamento della temperatura: 

    per i bambini al di sotto delle 4 settimane è sempre indicato effettuare la misurazione ascellare della temperatura con il termometro elettrico; per i bambini oltre le 4 settimane si può effettuare la misurazione timpanica con termometro ad infrarossi;

     sempre sconsigliata la via di misurazione rettale al di sotto dei cinque anni perchè invasiva e fastidiosa, così come è da evitare quella orale;

    sconsigliati anche i mezzi ’empirici’ (spugnatura con alcool, acqua fredda o frizione con il ghiaccio), così come è pericolosa l’esposizione a correnti d’aria fredda ;

    il paracetamolo e l’ibuprofene sono gli unici antipiretici raccomandati in età pediatrica in quanto farmaci sicuri ed efficaci;

    i farmaci antipiretici devono essere impiegati nel bambino solo quando alla febbre si associa un quadro di malessere generale;

    non è mai raccomandato l’uso congiunto  di paracetamolo ed ibuprofene  e non devono mai essere utilizzati in caso di convulsioni;

    l’acido acetilsalicidico non è indicato per il rischio della Sindrome di Reye;

    non è raccomandato considerare l’entità della  febbre come fattore isolato  per valutare il rischio di infezione batterica grave. Tuttavia la febbre di grado elevato, in particolari circostanze,  può essere un indicatore di infezione batterica grave, soprattutto in bambini con età inferiore soprattutto in bambini di età inferiore ai tre mesi.

    Morgana Della Torre