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Salvini tuona: “Grillo, Renzi e Boschi a spartirsi poltrone, Lega fuori da mercato vacche”

Parole durissime, cariche di determinazione quelle del leader della Lega Matteo Salvini che, naturalmente, non può vedere di certo di buon occhio la formazione, ormai imminente, del governo a tinte giallorosse da parte del Movimento Cinque Stelle e del Partito Democratico.

Salvini si scaglia con veemenza contro tutti: da Grillo a Renzi e Boschi, citando naturalmente Di Maio e lo stesso Conte.

Salvini tuona: “Grillo, Renzi e Boschi a spartirsi poltrone, Lega fuori da mercato vacche”. La rabbia del leghista

“Coraggio, hanno votato in 60 mila ma noi aspettiamo il voto di 60 milioni di italiani. In questo momento Renzi, Grillo, DiMaio e Boschi saranno al telefono per spartirsi ministeri sottosegretari e io sono orgoglioso che la Lega sia fuori da questo mercato delle vacche disgustoso”.

Queste sono le parole con cui si è espresso il leader della Lega Matteo Salvini in una diretta Facebook dopo la divulgazione della notizie per la quale il 79 per cento dei votanti M5s ha detto sì al governo giallo-rosso.

Aggiornamento ore 7.06

“Pd e 5Stelle stanno litigando sulle poltrone, l’hanno capito tutti. Dureranno poco, poi toccherà a noi tornare a governare”.

Questa la posizione di Matteo Salvini divulgata nel corso di un intervento a ‘Quarta Repubblica’ trasmissione su Retequattro. “Sono un romantico, pensavo che in democrazia il potere appartenesse al popolo. Invece al governo ci va il Pd che ha perso tutte le elezioni possibili e immaginabili”.

Il ministro degli Interni in uscita ha descritto dunque in questi termini la creazione del nuovo governo Conte, a poca distanza dal voto degli iscritti del Movimento sulla piattaforma Rousseau.

“In questo momento sta vincendo il partito del Palazzo. Ma l’onore e la dignità di andare in giro a testa alta non valgono mille ministeri”. E poi: “Volevo solo dare la parola agli italiani. In democrazia mi insegnavano che funziona così. M5S e Pd sono d’accordo solo sul fatto che hanno in antipatia Salvini e la Lega. Ho letto cose che fanno rabbrividire: vogliono fermare Quota 100 per tornare alla Fornero, di Flat Tax non se ne parla. Non vorrei che per fare un dispetto a Salvini facessero un disastro per gli italiani. Prima o poi gli italiani il loro giudizio lo daranno e io sono pronto”.

Aggiornamento ore 11.39

Tra gli obiettivi della sua critica, naturalmente Salvini non esclude il presidente del Consiglio incaricato: “Io lo invidio Conte, perché il fegato di governare un mese con la Lega e un mese con la sinistra non lo avrei. Da avvocato del popolo si è evidentemente trasformato in avvocato dei potenti. Conte passa con agilità da destra a sinistra, da sopra a sotto per salvare la propria poltrona. In Parlamento c’è chi per non mollare la poltrona voterebbe anche Pippo e Pluto, Pd e M5S stanno litigando per le poltrone, perché su tutto il resto non sono d’accordo”.

Chiarimenti, poi, anche su Di Maio. Emerge come nel corso delle consultazioni il vicepremier uscente Di Maio abbia rifiutato per ben due volte la poltrona di presidente del Consiglio, che gli sarebbe stata offerta dalla Lega.

“Molto semplicemente, pur essendo la prima forza politica del Paese, anche se io non parlerò mai male di Di Maio, abbiamo detto, se togliete i ministri dei no e iniziamo a correre sulle riforme, si può rivedere il contratto, parliamone”, ha detto Salvini.

Il tentativo di ricucire però, non è andato a buon fine. “Avevo offerto ai Cinquestelle il premier, pur essendo la Lega il primo partito d’Italia in questo momento. Mi hanno risposto che preferiscono Renzi, Lotti e la Boschi. Alla faccia della coerenza. Io con loro non ci governo nemmeno un condominio, perché hanno fatto il male di questo Paese”.

Aggiornamento ore 13,50