Scajola: fonti Camera, nessun conto presso Tesoreria

    Non c’è alcun conto corrente “gestito dalla Tesoreria della Camera che sia intestato a singoli deputati o ex deputati”. A precisarlo sono ambienti della Camera, a proposito di notizie sulla vicenda Scajola. I conti bancari della Tesoreria, aggiungono, sono utilizzati “esclusivamente” per “l’attività istituzionale”. Da una sintesi di una telefonata intercettata tra la moglie di Matacena e l’ex ministro Claudio Scajola emergerebbe che parte dei pagamenti in favore di Amedeo Matacena, latitante a Dubai, avvenivano attraverso un conto corrente aperto presso la tesoreria della Camera dei deputati.  La telefonata risale al 5 febbraio scorso ed è contenuta nell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Reggio nei confronti di Scajola, Matacena, Rizzo ed altre cinque persone. “Mia moglie ha dimostrato grande coraggio volendo tornare in Italia” ha detto Matacena contattato a Dubai via skype dall’ANSA. “Voglio esprimere – ha aggiunto – alla mia famiglia tutto il mio affetto ed a mia moglie tutto il mio amore. Umanamente la decisione di tornare in Italia ha un peso enorme”. Chiara Rizzo potrebbe essere estradata già oggi. A dirlo è uno dei suoi legali, Bonaventura Candido che insieme al collega Carlo Biondi sta raggiungendo il tribunale di Aix En Provence dove alle 15 è in programma l’udienza. “Il giudice francese – ha spiegato – dovrà verificare se la richiesta di estradizione è accoglibile e poi trasmetterà gli atti al presidente della Corte d’appello, che ha 24 ore per decidere. Ma potrebbe farlo già oggi”. “Il mio pensiero costante – ha aggiunto Matacena – va a mia moglie, che sta vivendo un momento difficile per la sua vita”. “Mi auguro che presto – ha concluso – si possa fare chiarezza su tutta la vicenda in modo che Chiara esca da questo incubo”. “All’ex ministro Scajola sono stati sequestrati decine di faldoni. Un documentazione ancora tutta da esaminare e valutare”. Lo ha detto all’ANSA il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho. Secondo il procuratore, non si può al momento affermare che, nella documentazione sequestrata, ci siano anche fascicoli riservati. Dopodomani, mercoledì, potrebbe esserci a Roma l’interrogatorio di Claudio Scajola da parte dei magistrati della Dda di Reggio Calabria che stanno conducendo l’inchiesta che ha portato all’arresto dell’ex Ministro dell’Interno. Lo ha riferito all’ANSA il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho. “Per questo, proprio in vista dell’interrogatorio – ha aggiunto Cafiero de Raho – la documentazione sequestrata sarà esaminata al più presto dalla Dia”. “Scajola è in carcere perché ha aiutato un amico latitante in difficoltà come chiesto dalla moglie. Io non ricordo questo Matacena, forse è stato nel ’94 per un po’ un nostro parlamentare. Si sta esagerando: basti pensare che sono delle persone, la metà, che sono messe in carcere ma che alla fine dei processi alla fine sono innocenti. Questo dovrebbe farci pensare quando uno è accusato ingiustamente”. Lo afferma Silvio Berlusconi a Tgcom 24.