Sea Watch, governo: condotta temeraria della nave

    Una nota piuttosto dura quella diramata da Palazzo Chigi relativa all’azione della nave Sea Watch che avrebbe avuto secondo l’interpretazione del governo una “condotta temeraria”.

    Da Palazzo Chigi in serata si è diffusa una nota nella quale si parla apertamente della condotta della nave della Ong. “Si conferma la temeraria condotta della Sea Watch che, in condizioni di mare mosso, anzichè trovare riparo sulla costa tunisina distante circa 40 miglia, universalmente considerata porto sicuro, si è avventurata in una traversata di centinaia di miglia mettendo a rischio l’incolumità dei migranti a bordo”. La nota prosegue aggiungengo che “rimane un quesito finale: l’obiettivo dell’azione della Sea Watch era salvare i naufraghi e offrire loro un pronto riparo nel primo porto sicuro (Tunisia) oppure creare un caso internazionale richiamando l’attenzione dei mass media?”

    Nel frattempo il caso della nave Sea Watch sta continuando su tanti altri differenti fronti a produrre tensioni e anche preoccupanti ipotesi di incidenti diplomatici. Uno scenario che non è del tutto privo di fondamento, anzi: stando ancora una volta alla nota del governo.

    “Il caso Sea Watch è all’attenzione della Corte europea dei diritti dell’uomo. L’Italia ritiene che la giurisdizione appartenga all’Olanda, in quanto Paese di bandiera della nave che ha effettuato il salvataggio in acque internazionali. Pertanto domani l’Italia depositerà una memoria davanti alla Corte, con la quale farà valere la giurisdizione olandese, contestando la propria legittimazione passiva”. In questo modo si è espresso il governo tramite una nota di palazzo Chigi.  
    “Già da ora l’Italia si rende disponibile, una volta riconosciuta la giurisdizione olandese, a offrire un corridoio umanitario al fine di consentire un trasferimento dei migranti verso l’Olanda”, si precisa. “Nel frattempo, abbiamo offerto la nostra totale disponibilità per assistenza in caso di richiesta, mettendo a disposizione due motovedette della guarda costiera e una della guardia di Finanza, che sono nei pressi pronte a intervenire”.
    Di Maio aveva acuito: “Siamo pronti a un incidente diplomatico con l’Olanda”.