SENATO – IL VOTO CHE IMPEDISCE L’USO DELLE INTERCETTAZIONI SU BERLUSCONI SCATENA LA BAGARRE POLITICA. M5S: ‘IL PATTO DEL NAZARENO È RISORTO’

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    In Senato, la votazione a scrutinio segreto, con 120 voti favorevoli, 130 contrari e 8 astenuti, ha respinto la relazione della Giunta per le immunità che chiedeva l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche delle utenze di Silvio Berlusconi. Un ‘responso’ che ha ovviamente scatenato accese polemiche. . “Nel voto segreto il Pd vota SI e il M5S salva Berlusconi – scrive Mauro Del Barba – Ovviamente diranno il contrario non essendoci controprova”: su Twitter i senatori del Pd si scagliano contro il M5S “Con voto segreto – scrive Pamela Orrù – M5S salva Berlusconi. Respingendo la richiesta della Giunta negano l’autorizzazione alle intercettazioni”. Andrea Marcuccicommenta: “Prove di alleanza in #Senato tra #M5S e le destre. Oggi uniti dal voto segreto a difesa di #Berlusconi, domani per il no a #referendum”. Per Stefano Lepri, vicepresidente del gruppo del Pd: “i 5 stelle al Senato fanno i furbi, come sempre. Con il voto segreto salvano Berlusconi e poi dicono che è colpa nostra. Con che faccia…”. Rincara la dose Franco Mirabelli, capogruppo del Pd in Commissione Antimafia: “Quindi il fronte del no adesso si ritrova su Berlusconi e M5S vota con Forza Italia contro l’uso intercettazioni. Che vergogna!”. Immancabile la voce del Movimento Cinque Stelle: se il senatore Nicola Morra ha twittato: “Il Pd salva Berlusconi e accusa il M5S. La prima gallina che canta ha fatto l’uovo”, il capogruppo M5S al Senato Stefano Lucidi ha invece dichiarato che “Il Pd con il voto segreto salva Berlusconi e prova a puntellare la sua sempre più scricchiolante maggioranza. Un modo subdolo, dando la colpa ad altri come già accaduto in altre occasioni, giocato sulla pelle della Giustizia, per provare ad assicurarsi anche un comportamento benevolo da parte dei berlusconiani e del loro potente sistema mediatico nel referendum costituzionale. Il patto del Nazareno è risorto”.