STRAGI NEI CAMPUS: PRIMA TRUMP PROPONE DI ARMARE I DOCENTI, POI PROMETTE ’RISOLVEREMO’

    “Una zona senza armi, per un maniaco, è un invito a entrare e attaccare perché sono tutti codardi. Ma se ci fossero degli insegnanti capaci di usare le armi da fuoco, questi potrebbero mettere fine all’attacco molto velocemente”. Non sappiamo se sia una battuta per sdrammatizzare (e sarebbe fuori luogo)o, peggio, l’ennesima assurdità del presidente. Fatto è che, ricevendo alla Casa Bianca i docenti, gli studenti – ed i loro genitori – del liceo Douglas, così si è espresso Trump, avendo anche premura di sottolineare che ’l’armamento’ “varrebbe solo per quei i professori che hanno frequentato un addestramento speciale”. Così, come spesso capita ai ’nervosi’ agenti Usa, che non esitano a sparare al minimo sospetto, uno studente che con fare nervoso avvicina un docente con una mano in tasca rischia una revolverata! D’altra parte, come hanno evidenziato le 17 vittime di San Valentino, falcidiate dall’ennesimo folle in un campus della Florida, e le dure proteste seguite, inducono l’amministrazione ha ’dover’ prendere urgentemente provvedimenti in merito alla libera vendita di armi. In realtà, decretando lo stop alle modifiche delle armi da guerra (che non potranno più sparare a raffica, ma soltanto un colpo alla volta), in realtà il Capo della Casa Bianca un pur timido segnale di volontà lo ha espresso. E nel corso dell’incontro, dopo aver sottolineato che l’idea di armare gli insegnanti “è un’ipotesi controversa, ma siamo qui per ascoltare”, Trump ha voluto ascoltare i diversi parere dei suoi ospiti. E’ ovvio che la linea comune è quella di condannare la libertà di vendita e acquisto di armi a dir poco micidiali. “Saremo molto duri sulle verifiche di background e porremo un’enfasi molto forte sulla salute mentale – ha quindi commentato il Tycoon in merito alla facilità di acquisto delle armi – “Ascoltiamo, poi ci mettiamo subito al lavoro. E non solo a parole come in passato – ha quindi promesso – lo risolveremo”.
    M.