TRA I DUE LITIGANTI IL TERZO ’DETERMINA’: LE ALLEANZE PASSANO PER IL PD. MA C’E’ RENZI…

    Non si sfugge: il Rosatellum almeno in questo è abbastanza chiaro, o ci si allea per tentare di dare vita a una maggioranza – in grado di governare – o tutti a casa. Un’evidenza abbastanza chiara a tutti, lo aveva detto fin da subito Berlusconi e, sempre bel Centrodestra, lo ha capito anche Matteo Salvini il quale, incassato l’appello di Mattarella a mettere al centro l’interesse del Paese, seppure ’obtorto collo’ ha così teso la mano verso i dem affermando che “Nel Pd spero siano a disposizione per dare una via d’uscita al paese, a prescindere da chi uscirà dalle primarie”. Un’eventualità però al momento non considerata al Nazareno (dove nella direzione di lunedì potrebbero ’cambiare’ i punti di vista), con Ettore Rosato che ha gelato il leader del carroccio dichiarando che “Il nostro senso di responsabilità è stare all’opposizione. Il senso di responsabilità di chi ha vinto è quello di avanzare una proposta di governo. La Lega non si nasconda dietro a pretesti e costruisca le condizioni per un governo con chi ha i suoi stessi programmi e toni”. Dall’altra parte Luigi Di Maio, con oltre 330 nuovi eletti, ostenta fin troppa sicurezza affermando che “Fidatevi di me. Andiamo al governo, devono per forza passare da noi”. Ed anche ad un’eventuale alleanza con i 5 Stelle, Renzi in primis ha immediatamente sbattuto la porta. Gesto che non ha minimamente rabbuiato Di Maio il quale, davanti a un patto tra Pd, Fi e Lega avverte scherzando: “prepariamo i pop corn”, convinto dal fatto che un’eventuale alleanza di questo tipo non farebbe altro che rafforzare i consensi per il M5S che. Ma in cuor suo il leader pentastellato sa perfettamente che un ritorno alle urne non può garantire con sicurezza un’altrettanto plebiscito popolare a suo favore. Insomma sono ore convulse, di febbrili trattative – segretissime – che però, paradossalmente, passano tutte attraverso l’esito del direttivo del partito che ha preso meno voti: il Pd. Qui c’è prima da affrontare una sorta di determinante ’regolamento di conti’ in casa: Renzi deve chiarire ed i ’malleabili’ debbono dichiararsi. In ballo potrebbe esserci addirittura l’estinzione dello stesso Pd.
    M.