Veltroni, la sinistra non sviluppa rapporto col popolo

    Una importante presa di posizione quella di Veltroni circa il momento che la sinistra italiana sta vivendo a margine delle recenti Politiche.
    “Questa sconfitta non nasce per caso. Non è un accidente. La sinistra non ha colto la trasformazione della società. È stata forte quando la società era strutturata, organizzata per classi, con forti elementi unificanti. Nella società liquida la sinistra si è persa. Ha perso la sua capacità di essere se stessa, di rappresentare dentro il tempo della precarietà e della coriandolizzazione dell’esperienza umana il proprio punto di vista. Ha perso quel che la sinistra non può perdere: il rapporto con il popolo. Senza il popolo non esiste la sinistra”. E’ l’analisi di Walter Veltroni, intervistato dal Corriere della Sera.
    “La sinistra – dice Veltroni – ha fatto l’errore di togliere la memoria e le emozioni. Io nuovo leader? No, ho fatto una scelta di vita diversa. Quel Pd fu impedito dai maggiorenti del partito”.
    “Il problema – aggiunge – non è Renzi. È molto più serio, più profondo, più sconvolgente”. Veltroni apre ai Cinque stelle: “A certe condizioni e con la regia del Colle il Pd dialoghi”, “se a fine crisi emergesse un’ipotesi a certe condizioni programmatiche, come politiche sociali e adesione alla Ue, sarebbe bene discuterne”. “Una parte del nostro elettorato – osserva tuttavia – è finita ai 5 Stelle; una piccola nella Lega, il resto, tanto, nell’astensione. Il Pd fa bene per ora a stare dov’è. All’opposizione”.