Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS “Vi chiediamo di sostenere le nostre aspirazioni di diventare parte di un’Europa...

“Vi chiediamo di sostenere le nostre aspirazioni di diventare parte di un’Europa unita”, l’appello del Presidente della Corte Suprema ucraina

Oggi l’agenzia di stampa Adnkronos, attraverso una splendida intervista realizzata da Roberta Lanzara, ha pubblicato un interessante intervista rilasciata dal Presidente della Corte Suprema ucraino, Vsevolod Kniaziev il quale, per l’occasione ha anche ribadito al nostro Paese, la richiesta di sostenere ‘le aspirazioni di Kiev ad essere parte della famiglia europea’.

Crimini di guerra russi, il pg di Kiev: “Dal 5 aprile da parte della Federazione Russa ne sono stati registrati quasi 5mila in Ucraina”

Intanto, riguardo alla raccolta delle prove relative ai crimini di guerra commessi dai soldati russi (dagli stupri al massacro di Bucha), che comporterebbero l’incriminazione del presidente Putin, il Presidente della Corte Suprema ha risposto che ”Iryna Venediktova, il procuratore generale, e i suoi subordinati sono responsabili di questi problemi. Dalle informazioni open source è noto che dal 5 aprile quasi 5mila crimini di guerra della Federazione Russa sono stati registrati in Ucraina. Mentre le indagini sono in corso, tutte le informazioni possono essere ottenute solo attraverso i canali di comunicazione ufficiali”.

Crimini di guerra russi: “Si stanno compiendo molti sforzi per registrare, documentare e raccogliere prove commesse dall’esercito occupante”

Nello specifico, ha proseguito Kniaziev, ”Ci sono vari elenchi e foto di militari russi su Internet che potrebbero essere coinvolti in crimini impensabili nella regione di Kiev, ma le prove raccolte e registrate da agenzie autorizzate potrebbero essere appropriate per le istituzioni giudiziarie. In effetti, si stanno compiendo molti sforzi per registrare, documentare e raccogliere prove di crimini di guerra commessi dall’esercito occupante. L’Ucraina non ha il diritto di commettere errori in questo processo“.

Crimini di guerra russi, Kniaziev: “Purtroppo oggi assistiamo a una grave crisi del diritto internazionale e della sicurezza”

Rispetto poi al fatto che Putin ha chiesto di poter riferire al Consiglio di Sicurezza dell’Onu su Bucha, il togato ucraino afferma che ”Naturalmente, tutte le istituzioni devono rispondere alle azioni della Russia. Ma, purtroppo, vediamo che la risposta che è stata data finora è insufficiente. Né l’Onu a livello di Consiglio di sicurezza, né l’Osce, a causa della loro procedura decisionale, quando il paese aggressore deve votare per tale decisione, sono in grado di prendere decisioni proporzionate alla situazione in Ucraina. Ecco perché – spiega il tirato a Roberta Lanzara – assistiamo a una grave crisi del diritto internazionale e della sicurezza. Credo che il mondo e tutte le istituzioni internazionali debbano rivedere i propri statuti e le proprie procedure decisionali privando del diritto di voto qualsiasi Paese aggressore. Ciò dovrebbe valere non solo per la Russia in connessione con la guerra che sta conducendo sul territorio ucraino, ma anche per qualsiasi paese aggressore in futuro”. Inoltre, prosegue, ”Il fatto che la Russia abbia cercato di avviare un incontro delle Nazioni Unite su Bucha, motivata da circostanze artificiose, dimostra chiaramente il loro cinismo, natura manipolativa e totale disprezzo per le regole del diritto internazionale che governano l’intero mondo civile“.

Crimini di guerra russi, Kniaziev: “Nessun crimine dovrebbe rimanere impunito, specie contro civili, donne, e bambini”

Nessun crimine dovrebbe rimanere impunito. Ciò è particolarmente vero per i crimini contro i civili, contro le nostre donne dei nostri bambini. Sono fiducioso che l’Ucraina utilizzerà tutti i meccanismi per ottenere un’equa punizione degli autori. Questi includono tribunali nazionali, tribunali internazionali e tribunali internazionali speciali“.

Crimini di guerra russi, Kniaziev: “Esistono molti meccanismi per assicurare alla giustizia la leadership russa”

L’Ucraina non ha ancora ratificato lo Statuto di Roma, ma la Costituzione dell’Ucraina prevede la possibilità di riconoscere la giurisdizione della Corte penale internazionale. Nonostante il fatto che la Russia non sia uno stato parte dello Statuto di Roma e non riconosca la giurisdizione della Corte penale internazionale – precisa il giudice all’inviata dell’AdnKronos –  esistono molti meccanismi per assicurare alla giustizia la leadership russa. In particolare, un tribunale internazionale speciale“.

Crimini di guerra russi, Kniaziev: “Più di 60 giudici si sono uniti alle forze armate dell’Ucraina e alle forze di difesa territoriale”

Altra domanda interessante della Lanzara riguardo se ci sono stati, e semmai quanti, magistrati e giudici che hanno deciso di riporre al toga per impugnare il mitra. ”Il numero di giudici che impugnano le armi è in costante crescita – replica Presidente della Corte Suprema ucraino – Attualmente sono sei in Cassazione. In totale, nel sistema giudiziario più di 60 giudici si sono uniti alle forze armate dell’Ucraina e alle forze di difesa territoriale. Il paese è anche protetto da centinaia di membri del personale del tribunale”.

Crimini di guerra russi, Kniaziev: “Tenete conto che secondo la legge ucraina, i tribunali devono operare durante la guerra”

Tutto ciò, aggiunge, tenendo presente che ”Secondo la legge ucraina, i tribunali devono operare durante la guerra. Quindi il primo dovere di un giudice è amministrare la giustizia. E solo nei casi in cui la presenza di un giudice al fronte non pregiudicherà o avrà un impatto minimo sull’amministrazione della giustizia da parte di un tribunale, un giudice può essere rilasciato all’esercito o alla difesa territoriale. Pertanto, la magistratura non può permettere a molti giudici di combattere con le armi in mano. Dopotutto, le bilance Themis non sono armi meno importanti in tempo di pace, e soprattutto durante la guerra“.

Crimini di guerra russi, Kniaziev: “I russi hanno distrutto i tribunali e tentato di assoggettarsi i giudici, che hanno rifiutato”

Quindi, prosegue ancora nel suo drammatico bilancio della situazione il Presidente della Corte Suprema ucraino, Vsevolod Kniaziev, “La scorsa settimana, a seguito di un attacco aereo l’edificio dell’Amministrazione statale regionale di Mykolaiv è stato distrutto; in questo edificio si trovava il tribunale commerciale di Mykolaiv Oblast. Morirono allora 37 persone, due delle quali erano impiegati del tribunale”. Sul secondo punto invece, precisa che “Nei territori temporaneamente occupati, i giudici che non hanno avuto il tempo di partire sono sottoposti a forti pressioni per schierarsi con le autorità russe. I giudici rifiutano“.

Kniaziev: “Apprezziamo che l’Italia abbia a cuore i nostri cittadini che cercano rifugio nel vostro Paese,  e che ci sostiene con fondi e azioni”

Quindi il giornalista dell’AdnKronos, visto che l’intervista verrà letta in Italia, domanda a Kniaziev se ha qualcosa da dire al nostro paese: ”Prima di tutto, vorrei ringraziare i giudici italiani e l’intero popolo italiano per il loro aiuto all’Ucraina e agli ucraini. Attualmente stiamo attraversando uno dei periodi più difficili e dolorosi dalla nostra indipendenza, quindi apprezziamo che l’Italia abbia a cuore i nostri cittadini che cercano rifugio nel vostro Paese, che sostiene l’Ucraina con fondi e azioni. Speriamo in un ulteriore sostegno del vostro governo e dei cittadini, perché dopo la vittoria in questa guerra abbiamo ancora molta strada da fare per la ricostruzione. Unitevi a questo processo”.

Kniaziev: “I nostri connazionali hanno bisogno di aiuti umanitari, ed il nostro glorioso esercito di armi. Aiutateci in questo”

Alcune delle nostre città – prosegue il Presidente della Corte Suprema ucraino – hanno varcato la soglia della catastrofe umanitaria sotto la pressione del nemico. Invitiamo l’Italia e l’intero mondo civile a non essere indifferenti, a non stare alla larga da questi crimini eclatanti. I nostri connazionali hanno bisogno di aiuti umanitari. Il nostro glorioso e coraggioso esercito ha mostrato forza e potere al mondo, ma abbiamo ancora bisogno di armi. Aiutateci in questo“.

Kniaziev: “Vi chiediamo di sostenere le aspirazioni dell’Ucraina di diventare parte di un’Europa unita e membro a pieno titolo dell’Unione Europea”

Infine, afferma Kniaziev, “Vi chiediamo inoltre di sostenere le aspirazioni dell’Ucraina di diventare parte di un’Europa unita e membro a pieno titolo dell’Unione Europea. Abbiamo dimostrato di essere parte della famiglia europea e di condividere valori comuni”.

Max