Alan Kurdi, tensione e sbarchi: l’evoluzione

    Migranti, la controversa situazione della Alan Kurdi è in evoluzione: al momento sbarcano due mamme con i bambini ma la situazione è tutta in divenire e oggetto di monitoraggi continui. E intanto a parlare è comandante: “Aspettiamo una soluzione politica”.  Il problema legato alla Alan Kurdi nasce dal vincolo legato alle acque territoriali italiane: ma intanto, dalla nave Alan Kurdi sono stati fatti sbarcare due bambini piccoli e le loro madri. Gli altri, invece, devono attendere. Si aspetta uno sblocco di matrice politica.

    Alan Kurdi, tensione e sbarchi: l’evoluzione. Il comandante chiede una pronta soluzione politica

    Dopo i diversi caos che in questi mesi, dalla Diciotti in poi, hanno preso la prima pagina mediatica e l’interesse di politici, associazioni e cittadini, il tema caldo e anzi bollente dei migranti ritorna ancora in auge con la vicenda della Alan Kurdi laddove altri migranti, appunto, sono in attesa di conoscere il proprio futuro. Un futuro che si lega alle strade politiche indicate ad esempio dalla Germania che ha suggerito alla Commissione europea di occuparsi direttamente del problema andando a ripartire i 64 migranti soccorsi nel Mediterraneo dalla Alan Kurdi appunto, la nave della Ong tedesca che da ieri naviga al confine con le acque territoriali italiane presso Lampedusa, e che è finita nuovamente nel mirino di chi è contro i movimenti migratori. Come è noto il Viminale non vuole sobbarcarsi nessun ulteriore flusso di migranti, e ha negato qualsiasi tipologia di autorizzazione. Solo i due bambini a bordo, una neonata di 11 mesi e un bambino di 6 anni, con le rispettive mamme tramite motovedetta della Capitaneria di porto di Lampedusa, sono approdati a terra dopo esser stati raggiunti dalla stessa capitaneria in acque internazionali. Di contro la Germania si era detta pronta a un discorso aperto sull’accoglienza di migranti, ma a determinate condizioni che coinvolgevano il governo italiano. Ma Salvini, ha vietato l’ingresso in acque territoriali italiane per motivi di sicurezza.