ARDEA, AGITAZIONE OPERATORI AEC, RUBBI: “SI SBAGLIA AD INTERROMPERE IL SERVIZIO”

    L’amministrazione comunale di Ardea, nella persona dell’assessore preposto Diego Rubbi, è intervenuta in merito allo stato di agitazione dichiarato dagli operatori della Cooperativa Mano Amica addetti al servizio di sostegno scolastico per bambini con disabilità:

    “Sul tema siamo intervenuti più volte, senza mai nascondere le oggettive difficoltà che attraversiamo in questo momento, ma dobbiamo sottolineare che la sospensione del servizio non è né costruttiva, né efficace e certo non contribuisce ad alimentare il dialogo che comunque non dovrebbe mai mancare in queste vertenze. Siamo consapevoli che la situazione è grave e gli operatori sono in sofferenza a causa dei ritardi nei pagamenti dovuti dal Comune alla Cooperativa Mano Amica, ma queste forme di protesta rischiano di penalizzare i bambini, senza sortire nessun effetto positivo”. Ha poi continuato l’assessore per i servizi educativi, ponendo la sua attenzione sul duro momento economico dell’ente rutulo: “Peraltro voglio chiarire che le difficoltà che stiamo attraversando sono da addebitarsi ai continui tagli alle rimesse in favore degli Enti Locali che i governi degli ultimi anni hanno imposto. Stiamo pagando il prezzo di politiche di austerità che, se da una parte ci portano ad essere ottimisti per il futuro, dall’altro scaricano sui piccoli comuni e quindi sui cittadini il carico pesantissimo del risanamento dei conti pubblici”  

    “Auspico che gli operatori – prosegue Rubbi – che già in passato hanno dimostrato di essere responsabili e consapevoli del ruolo delicato che assolvono, decidano di accogliere al più presto il nostro appello e tornino in servizio”.

    “Ribadisco – ha concluso l’Assessore Rubbi – quanto già comunicato personalmente agli operatori, ovvero che abbiamo individuato la soluzione che ci consentirà di cominciare presto i pagamenti arretrati, ma chiedo ufficialmente che non si ceda allo sconforto e si interrompa lo stato di agitazione”.

    Alessandro Introcaso