Battisti, Conte ribadisce: lo dovevamo alle vittime

    Estremamente essenziale il premier italiano Giuseppe Conte sull’arresto di Battisti. Lo dovevamo alle vittime, dice il primo ministro, facendo la tara e la sintesi di una delle pagine più importanti sul piano della storia giuridica e legale italiana. Quella dell’arresto dell’ex terrorista Cesare Battisti, per cui Conte plaude alle autorità tutte che hanno collaborato in modo armonico per arrivare ad una soluzione unica e condivisa. E, soprattutto, Conte si rivolge alle vittime, per cui l’arresto di Battisti rappresenta una vera chiusura del cerchio.
    Cesare Battisti è dunque in Italia, tra le mani della giustizia. Subito dopo l’arrivo di Battisti in Italia, non solo Conte ma tanti altri hanno voluto dire la propria. In particolare il vice premier Matteo Salvini: “Ora in galera altre decine di assassini”. Con lui, Bonafede: “Nessuno può sottrarsi alla giustizia italiana”
    E se il premier Conte è più istituzionale, Salvini e Bonafede entrano nel merito. “Chi sbaglia paga, il clima è cambiato” ha detto il primo. “Risultato storico, ora ergastolo”, ribadisce il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
    Dopo che Cesare Battisti, arrestato in Bolivia dall’Interpool ed estradato in Italia, è atterrato a Ciampino, il clima politico si è fatto ancor più rovente.
    Durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi con Salvini e Bonafede, lo stesso premier Giuseppe Conte ha chiarito che l’arresto di Battisti “è un grande risultato che dovevamo non solo in astratto, perché avesse effettività la giustizia, ma lo dovevamo ai familiari delle vittime”. Ancora una volta Conte ha sottolineato il “grande lavoro di squadra” non solo a livello di governo ma anche “con le forze di intelligence, di polizia, di Interpol, a tutti i livelli”. Bonafede subito dopo ha poi di fatto ufficializzato che Battisti non verrà portato nel carcere di Rebibbia, come indicato almeno all’inizio, bensì nel penitenziario di Oristano, “per garantire nel migliore dei modi le condizioni particolari di sicurezza”.