Battisti è in Italia. Conte: lo dovevamo alle vittime

    Cesare Battisti è ormai in Italia, assicurato alla giustizia. Si è chiuso con il carcere il lungo viaggio quasi quarantennale dell’ex terrorista nella impunità. Adesso, come dichiarano le principali cariche di governo, si riparte per una nuova fase. Immediatamente dopo l’arrivo di Battisti in Italia, infatti, il vice premier Matteo Salvini ha dichiarato: “Ora in galera altre decine di assassini”. A fargli da eco, c’è anche Bonafede: “Nessuno può sottrarsi alla giustizia italiana”
    E mentre il premier Conte è più istituzionalmente propenso ad una sintesi della questione dal punto di vista giuridico e, in qualche modo etico-sociale (“Lo dovevamo alle vittime”), viene comunicato che l’ex terrorista verrà portato nel carcere di Oristano.
    “Chi sbaglia paga, il clima è cambiato” e “Risultato storico, ora ergastolo”. A dichiararlo sono il numero uno del Viminale Matteo Salvini e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che a Ciampino erano in prima linea per l’arrivo dell’ex terrorista Cesare Battisti, arrestato in Bolivia dall’Interpool ed estradato in Italia.
    Cesare Battisti dunque è ormai arrivato in Italia. L’ex terrorista infatti è atterrato come preannunciato alle 11.30 a Campino tramite il Falcon 900, il mezzo aereo messo a disposizione dal Governo italiano. E’ dunque stato riportato in Italia Cesare Battisti dopo che era stato braccato e arrestato in Bolivia. Cesare Battisti, l’ex terrorista arrestato dall’Interpol era stato immediatatamente estradato in Italia dal governo boliviano per accelerare le procedure ed evitare il passaggio in Brasile.
    È atterrato a Ciampino l’aereo direttamente da Santa Cruz, in Bolivia, dove dunque si è scritta la parola fine della lunga fuga di Cesare Battisti che per 40 anni e con 4 condanne per altrettanti omicidi, è rimasto in latitanza.
    Ad attenderlo a bordo pista c’erano Salvini e Bonafede. Adesso andrà a Rebibbia, il carcere di Roma.
    Battisti è sceso dall’aereo senza manette e si è lasciato ovviamente guidare dal Gruppo operativo mobile della Polizia penitenziaria verso Rebibbia.
    Spetterà poi al DAP, il dipartimento dell’amministrazione penitenziaria indicare la sua definitiva sede penitenziaria.
    Battisti resterà in cella da solo, con sei mesi di isolamento diurno, nella ala di alta sicurezza riservato ai terroristi.
    Stamani il procuratore generale di Milano, Roberto Alfonso, ha chiarito che Battisti sconterà l’ergastolo senza la possibilità di ottenere benefici.Intanto proseguono le indagini per stanare la rete di fiancheggiatori dell’ex terrorista.
    Dunque, siamo all’epilogo. E’ finita la lunga latitanza dell’ex terrorista italiano. Cesare Battisti è stato catturato in Bolivia ed è già in volo per l’Italia. Andrà a Rebibbia. Dunque per Cesare Battisti è finita con le manette in Bolivia la lunga ed estenuante storia fatta di fughe, latitanza, sangue e polemiche e ricerche internazionali.
    L’ ex terrorista italiano Cesare Battisti aveva fatto perdere le sue tracce lo scorso dicembre dopo che la situazione in Brasile, paese nel quale Battisti aveva trovato rifugio da anni, aveva iniziato a cambiare aria e strategia nei suoi confronti con la elezione di Bolsonaro. Cesare Battisti è stato catturato in Bolivia alla fine di un lungo e virtuoso lavoro di intelligence e di collaborazione internazionale anche grazie, a quanto emerge, una vicina di casa che lo avrebbe riconosciuto grazie all’identikit.
    Battisti è stato catturato a Santa Cruz da una squadra dell’Interpol, e adesso verrà affidato all’Italia. Finisce così, con l’aereo che atterrerà in Italia e lo porterà a Rebibbia la cronaca di una latitanza iniziata nel 1981.
    Ad attendere Battisti ci sarà il vice premier e ministro dell’Interno Matteo Salvini e il suo collega Bonafede. Arrivano commenti da tutto il mondo, in particolare del Brasile dove il grande cambiamento politico ha prodotto le condizioni per le quali il latitante ha ritenuto per lui più efficace lasciare il paese provando, evidentemente senza fortuna per lui, a far perdere le proprie tracce. Dopo l’arresto in territorio boliviano di Battisti infatti il figlio del presidente Bolsonaro ha dichiarato: “Salvini, il regalo sta arrivando”.
    Il ministro della Giustizia italiano, intanto, è stato lapidario e chiarissimo: “Per lui scatterà l’ergastolo”
    Cesare Battisti è stato catturato a Santa Cruz, città al centro della Bolivia. L’ex terrorista da dicembre aveva provato a nascondersi e a darsi alla latitanza più rigorosa in seguito alla decisione di spiccare nei suoi confronti un ordine di cattura. Dal punto di vista tecnico l’arresto è stato realizzato da una squadra speciale dell’Interpol in un mix di collaborazioni internazionali che ha visto la partecipazione di agenti boliviani, italiani e brasiliani. Al momento dell’arresto Battisti si è presentato con barba e baffi, meno di due dollari in tasca e un forte odore di alcol addosso. A quanto risulta non era nè armato né ha opposto resistenza. Ha parlato in portoghese per rispondere alla polizia e ha mostrato un documento brasiliano che confermava la sua identità. Lui stesso deve aver capito, al momento, che era finita.