Berlusconi, l’iter strategico: richiesta la Presidenza Senato

    Il centrodestra ha rivendicato per sé la presidenza del Senato, offrendo ai 5 Stelle quella della Camera, e invitando gli altri partiti, grillini in primis, a vedersi oggi per un nuovo round di incontri. Un’offerta dalla quale il Pd si è sfilato subito: “Non partecipiamo a incontri con esiti precostituiti”. Di fronte alla difficoltà di arrivare a un punto di caduta condiviso, nel centrodestra ha preso quota l’ipotesi di alzare il livello della trattativa. Insomma, fuori i ’secondi’ e sul ring direttamente i leader.
    L’idea, raccontano fonti azzurre, è quella di coinvolgere i capi delle principali forze politiche e di mettere attorno allo stesso tavolo Berlusoni, Meloni, Salvini, Di Maio, Martina e Grasso. Un modo per ’responsabilizzare’ tutti, ma soprattutto per ’stanare’ i Cinque Stelle e arrivare a un faccia a faccia tra il Cav e il candidato premier grillino. Per capire questa mossa, bisogna riavvolgere il nastro. Martedì sera, riferiscono, Berlusconi avrebbe ’cercato’ al telefono Di Maio, ma quest’ultimo avrebbe rifiutato il colloquio.
    Da qui l’escamotage per “far schiodare M5S e Di Maio, costringendolo a sedersi allo stesso tavolo con il presidente di Fi’’, spiegano fonti azzurre. Uno schema che contemplerebbe anche un piano B. In caso di rifiuto, secondo le stesse fonti, il centrodestra potrebbe avere la scusa per puntare a fare l’en plein, puntando sia alla presidenza del Senato, che a quella della Camera. Per quest’ultima carica tornerebbe buona la carte del leghista Giancarlo Giorgetti.
    Ieri hanno continuato a circolare anche le voci di contatti tra Salvini e Luigi Di Maio, ma non è arrivata alcuna conferma. Di sicuro non c’è stato nessun incontro ieri, garantiscono fonti leghiste. Oggi si ricomincerà, quando il tavolo delle trattative tra Carroccio, M5S e le altre forze politiche potrebbe riaprirsi. Fonti azzurre fanno sapere che il centrodestra ha manifestato la propria disponibilità a nuovi incontri per la mattinata di oggi. Ora bisognerà vedere chi accetterà la proposta.