Brexit ultimatum alla May: probabile rinvio

    Sulla Brexit sono ore caldissime: l’accordo non si rinegozia per Macron e Merkel. E la Camera vota la proroga. Ore fibrillanti, Brexit sul filo del rasoio di una tensione che si taglia in due. Cosa accadrà oltremanica sul tanto agognato tema della Brexit specie alla luce delle parole dei leader di Francia e Germania e della strada indicata dalla Camera dei Comuni?
    E’ ancora presto per dirlo ma le ipotesi sul destino della Brexit non sono molto diverse da quelle paventate nei giorni scorsi. Sulla Brexit “la nostra unità di vedute è totale. L’accordo di ritiro della Gran Bretagna dall’Unione europea non può essere rinegoziato”: lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron a margine di una dichiarazione congiunta all’Eliseo con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Brexit al centro della scena ovviamente anche alla Camera dei Comuni che ha votato per la proroga dell’articolo 50. Questo significa che da oggi c’è la possibilità che la Brexit venga rinviata. La Camera dei Comuni ha approvato con 502 voti a favore e 20 contrari l’emendamento F presentato dai deputati Cooper e Letwin che impone al governo di mettere in calendario un voto sulla proroga dell’articolo 50 se non riuscisse a far approvare dal parlamento entro il 13 di marzo il nuovo testo di intesa con Bruxelles.
    La May ha in questo senso circa due settimane per raggiungere un nuovo accordo con Bruxelles e poi metterlo al voto. Ma le dichiarazioni dei due leader europei Merkel e Macron non lasciano molto spazio di ottimismo a questa ipotesi. Dove si troverà l’intesa?
    Secondo quanto chiarito ieri dalla May, la timeline prevede che se questo testo sarà nuovamente bocciato, subito dopo la Camera avrà la possibilità di votare su una possibile uscita dalla Ue senza accordo. E considerato che questo scenario sarà rigettato, il giorno dopo, il 14 marzo, la Camera voterà sulla proroga dell’articolo 50, e quindi per uno slittamento dell’uscita dalla Ue oltre il 29 marzo.