Home SPORT CALCIO Champions League, Milano sorride a metà: festeggia solo l’Inter

Champions League, Milano sorride a metà: festeggia solo l’Inter

A Milano festeggia solo la parte nerazzurra, l’altra, a tinte rossonere, si aggrappa alla matematica. Il martedì di Champions ha detto che l’Inter ha ripreso con vigore la corsa agli ottavi della competizione, il Milan aspetta solo che si compia il suo destino. La squadra di Pioli con la sconfitta a Oporto rimane a zero punti e si prepara a salutare la Champions.

Certo, ci sono alcuni precedenti incoraggianti, uno arriva proprio dall’Italia: due anni fa l’Atalanta, partita con tre sconfitte su tre nel girone di Champions, è riuscita poi a passare il turno. Si tratta però di un caso limite. La realtà è che il Milan è capitato in un girone infernale, dal quale nemmeno il Diavolo ne è uscito integro.

Tutt’altro discorso per l’Inter, che trova la prima vittoria del girone contro la favola Sheriff: 3-1 il risultato finale che accresce le possibilità dei nerazzurri di passare il turno: “Sapevamo che era una partita complicata, ma siamo stati squadra e abbiamo creato tantissimo – ha detto l’allenatore al termine della gara -. Devo dire che, nonostante l’ottimo gioco espresso, possiamo migliorare. Dobbiamo capire quando è il momento di non sbagliare, perché abbiamo preso qualche ripartenza di troppo e contro squadre che si abbassano molto come lo Sheriff poi si corrono rischi”.

Ha continuato il tecnico: “Da allenatore dico che stasera è stato un piacere vederla, ma anche con la Lazio non eravamo andati male. Giocando in casa, abbiamo anche potuto godere di questo meraviglioso pubblico. A San Siro abbiamo pareggiato con l’Atalanta sbagliando un rigore nel finale e siamo stati incredibilmente sconfitti col Real. Ora abbiamo ancora Calhanoglu fuori, Correa non è al 100% , Gagliardini è un giocatore importante che sta rientrando. Aspettiamo tutti, perché giocando ogni 3 giorni l’apporto di ogni singolo è prezioso. Stasera tre gol sono pochi a fronte delle 13/14 occasioni create, potevamo farne molti di più”, ha spiegato Inzaghi.