Ai medici del pronto soccorso dell’ospedale di Ferrara si era presentata dicendo che era caduta, una bugia immediatamente svelata dal primo controllo: la donna infatti mostrava le evidenti conseguenze di un aborto o di un parto prematuro. Così, mentre la 40enne riceveva i primi soccorsi, gli agento si sono subito recati nella sua abitazione a Migliarino, nella provincia, dove la donna vive con il marito ed altri 6 figli. Qui tutti sono sembrati cadere dalle stelle spiegando di non saperne nulla. Come ha poi riferito Andrea Crucianelli, dirigente della squadra mobile di Ferrara: “Le sue condizioni risultavano gravi e, seppure non in pericolo di vita, le hanno consentito di parlare solo ieri . Nel primo pomeriggio la donna si è risvegliata dal coma e, incalzata dalla polizia, ha pronunciato pochissime parole ammettendo che il feto si trovava in un congelatore a pozzetto che era in uno sgabuzzino dell’abitazione in cui lo avevamo cercato nei giorni precedenti. Non ha potuto dire altro perché molto provata e indebolita dalle terapie”. Quindi gli agenti sono nuovamente tornati a Migliarino e, dopo aver rovistato nel gran disordine dell’abitazione, hanno avvistato soto un cumulo di panni un congelatore, per arrivare al cui accesso c’erano addirittura dei mobili messi ad ostruire il passaggio. Raggiunto ed aperto, agli agenti è mancato il fiato: accanto alle scorte di cibo, una busta dalla quale spuntava un piedino. E’ stato così scoperto il corpo di un neonato di circa 40 cm in posizione fetale e di circa 3 chili di peso, probabilmente lavato prima di essere congelato. E’ stato ricostruito che la 40enne ha partorito il neonato in casa, a seguito di una gravidanza che sarebbe riuscita a tener nascosta a tutti, facilitata dal sovrappeso. e poi ha nascosto il corpicino nel freezer a pozzetto, fra gli alimenti, in una casa caratterizzata da degrado e immondizia accatastata. La donna, ancora in ospedale, nelle prossime ore sarà ascoltata dalla polizia e dal magistrato. E’ indagata per omicidio aggravato e occultamento di cadavere.
M.
