Claudio Baglioni sui migranti: una farsa. Replica Salvini

    Botta e risposta tra Claudio Baglioni e Matteo Salvini sul tema dei migranti. Il cantautore, durante la presentazione ufficiale del festival di Sanremo ha toccato uno degli argomenti più caldi di questi temi della politica nazionale e internazionale, peraltro a lui molto caro, e cioè quello dei migranti definendo le attuali strategie una farsa. Salvini non ha fatto tardare la replica, rivolgendosi direttamente a Claudio Baglioni: canta che ti passa, ha detto il vice premier.
    Presentazione di Sanremo 2019, Claudio Baglioni viene chiamato a rispondere ad uno dei temi più bollenti del momento e afferma: “Migranti, una farsa. Non si risolve bloccando 40 persone”. Salvini è rapido, su Twitter: “Claudio, canta che ti passa”.
    A margine della conferenza stampa dell’edizione numero 69, che Claudio Baglioni condurrà con Virginia Raffaele e Claudio Bisio, il direttore artistico si è espresso in questi termini: “Siamo un paese incattivito e rancoroso. All’Ariston cercheremo l’armonia”.
    Più dettagliatamente Claudio Baglioni ha chiarito: “Il Paese è disarmonico confuso, cieco nella direzione da prendere. La classe politica, quella dirigente e l’opinione pubblica hanno mancato paurosamente. Siamo un Paese incattivito, rancoroso, guardiamo con sospetto anche la nostra ombra, e questo è un disastro prima di tutto di ordine intellettuale. Per questo ci attacchiamo a un’idea di leggerezza, di divertimento: per correrci incontro”. E nello specifico, sui migranti e sulla vicenda delle imbarcazioni Sea Watch e Sea Eye ammette: “se non fosse drammatica ci sarebbe da ridere. Non si può pensare di risolvere la situazione di milioni di persone in movimento e in situazioni di disagio evitando lo sbarco di quaranta persone, li prendo io o i prendi tu. Non credo che un dirigente politico oggi abbia la capacità di risolvere la questione, ma almeno la verità di dire che siamo di fronte a un grande problema e dobbiamo metterci tutti nella condizione di risolverlo. Quest’anno è il trentesimo anniversario della caduta del muro di Berlino, c’è stato un momento in cui il mondo ha pensato di poter essere felice, insieme, qua invece stiamo ricostruendo i muri, non li abbiamo mai abbattuti. Non credo che questo faccia la felicità degli esseri umani”.
    Baglioni termina così: “Noi facciamo musica, e come in tutte le guerre i fanti sono altri, sono gli eserciti di buona volontà che tutti i giorni si prendono cura degli altri. Gli artisti hanno avuto in sorte il regalo di poter essere almeno i trombettieri di qualche buona battaglia”.
    Via Twitter, dopo solo poche ore, la replica di Matteo Salvini: “Baglioni, canta che ti passa, lascia che di sicurezza, immigrazione e terrorismo si occupi chi ha il diritto e il dovere di farlo”.