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    Clima, in arrivo pioggia e neve

    Coldiretti segnala che l’arrivo annunciato di neve e pioggia ha preservato l’Italia dalla siccità, mitigando gli effetti del caldo anomalo dell’inizio dell’inverno. Questo periodo insolito ha portato ai primi segnali di stress idrico, accentuati dalla mancanza di neve in diverse aree dell’arco alpino e lungo gran parte della dorsale appenninica, suscitando preoccupazioni nelle zone rurali. Il campanello d’allarme è suonato in concomitanza con l’annuncio di una perturbazione che, con l’Epifania, porterà precipitazioni intense, neve e un brusco calo delle temperature.

    La situazione varia lungo la Penisola, dal Piemonte alla Sicilia. Nelle Alpi torinesi, manca l’80% della neve necessaria per garantire le riserve idriche per le coltivazioni, mentre in Sicilia le precipitazioni sono state le più basse degli ultimi cento anni nel secondo semestre dell’anno, secondo il Servizio informativo agrometeorologico regionale. Questo ha causato danni all’agricoltura, con arance più piccole, ortaggi in difficoltà e un aumento dei costi per l’acquisto di fieno per gli animali.

    La Coldiretti sottolinea l’importanza dell’arrivo della neve in questa stagione per l’agricoltura, citando il vecchio detto contadino “sotto la neve il pane”, poiché insieme alla pioggia fornisce acqua alle campagne. Il freddo è inoltre cruciale per fermare le popolazioni di insetti dannosi per le colture, che altrimenti potrebbero sopravvivere e svernare, minacciando i raccolti nella prossima primavera.

    “L’agricoltura italiana – afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm. Servono investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque con un sistema diffuso di piccoli invasi che possano raccogliere l’acqua in eccesso per poi distribuirla nel momento del bisogno”.