Continua la violenza sugli innocenti – di Reitano Marta

    imageAncora una volta è stata stuprata una bambina di 3 anni, arrestata la coppia di genitori dai Carabinieri di Caivano a Napoli, con l’accusa di violenza sessuale aggravata sulla loro figlia.
    All’alba di oggi, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i carabinieri della Compagnia di Casoria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip su richiesta della Procura di Napoli Nord, con la disposizione di detenzione in carcere per il padre e gli arresti domiciliari per la madre.
    I fatti sono venuti alla luce durante le indagini sulla morte di una bambina di sei anni, Fortuna, caduta da un palazzo del “Parco Verde” della medesima città, ma non in relazione con quell episodio.
    “Sono scioccata e senza fiato”, dice al telefono Mimma Guardato, la mamma di Fortuna, che aggiunge: “Avevamo avuto sempre sospetti che in quella casa ci fosse la chiave di lettura della tragica fine di mia figlia. Ora spero che gli arresti di questa mattina possano far accelerare l’indagine che riguarda la mia bambina”.
    La donna, di 26 anni, era madre di un altro bambino morto anch’esso il 28 aprile 2013, che precipitò dallo stesso palazzo di Fortuna Loffredo.
    Secondo l’ipotesi di accusa, l’uomo ha costretto la bambina a subire atti sessuali contro la sua volontà in presenza della madre, la quale anche se avvisata più volte dalla figlia dei comportamenti del padre, non li ha impediti ne ha denunciato quanto stava accadendo per far sì che gli abusi non si ripetessero più.
    I fatti sono stati scoperti dagli investigatori durante le indagini sulla morte della bambina di sei anni avvenuta il 24 giugno 2014, che, secondo l’autopsia, ha subito anche lei violenze sessuali.
    Gli investigatori coordinati dal capitano Pierangelo Iannicca, comandante della compagnia dei carabinieri di Casoria, hanno accertato che l’uomo avrebbe costretto la bambina a subire atti sessuali contro la sua volontà in presenza della madre, che non ha mai denunciato quanto avveniva nell’appartamento all’ottavo piano dell’isolato 13.
    La coppia arrestata abitava in una zona diversa da “Parco Verde” ma frequentava il palazzo perché in uno degli appartamenti vivono i genitori della donna. Nello stesso palazzo abitava anche un’altra coppia arrestata con l’accusa di violenza aggravata nei confronti della loro figlia di 12 anni.