CORI, SINDACO CHIEDE STATO DI CALAMITÀ PER MALTEMPO E DANNI ALL’AGRICOLTURA

    Il Sindaco di Cori Tommaso Conti ha inviato una lettera all’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio per chiedere l’immediata attivazione delle strutture, delle procedure e delle risorse necessarie al ripristino e al ristoro dei danni subiti dagli agricoltori del territorio, tenuto conto della sua prevalente vocazione agricola.

    Le violente grandinate e le piogge torrenziali delle scorse settimane e ancora in corso, hanno provocato seri danneggiamenti delle colture in corso, vite e kiwi in particolare, ma anche una parte di ulivi in fiore, che hanno subito una parziale distruzione, mettendo gravemente a repentaglio la stagione vendemmiale e la raccolta dell’actinidia ormai alle porte, con conseguenti ripercussioni negative su ettari di produzioni e sui redditi di molti contadini, in un periodo già particolarmente difficile.

    Nella sola giornata di martedì 4 giugno sono caduti in città 50 litri di acqua a metro quadrato in 75 minuti, con scariche di fulmini a terra, come certificato dalla stazione di rilevamento meteorologica ubicata sul terrazzo della scuola elementare di Cori, collegata via satellite con Ufficio Idrografico e Mareografico del Centro Funzionale Regionale della Regione Lazio – Protezione Civile. L’Ufficio Meteorologico dell’Aereonautica Militare ha stabilito, inoltre, che le giornate con più di 30 l/mq di pioggia sono circa 5-6 durante l’anno, soprattutto in autunno, con una media piovosa di 6-7 ore al giorno. Motivo per il quale, sempre secondo l’Aeronautica Militare, precipitazioni di 50 l/mq in un giorno di primavera, in poco più di un’ora, sono da considerarsi “condizioni estreme”.

    Le zone principalmente colpite, allo stato attuale della ricognizione ancora in corso, sono quelle a sud / sud-est del Comune, dalle parti di Valli d’Oro, Murillo, Castellone, Colle Crescenzo, Torretta, Colle Sant’Oliva e Colle San Lorenzo. Nella speranza che la Pisana dichiari lo stato di calamità naturale anche in queste aree, effettuando con la massima urgenza una puntuale ricognizione e stima dei danni prodotti, i coltivatori di Cori e Giulianello che hanno subito danneggiamenti alle proprie piantagioni possono cominciare a presentare una domanda scritta informale di denuncia/segnalazione dei danni causati da calamità atmosferica, nella eventualità che la Regione Lazio decidesse di stanziare i fondi necessari.

    La Redazione