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Covid: in una settimana +80% di contagi, aumentano i ricoveri. Vaccini: dai 2,34 milioni di over 50 no Vax al 58.9% di copertura delle terze dosi

Puntuale, se al venerdì è la Cabina di regia che vede congiuntamente Iss e ministero della Salute monitorare l’andamento della curva epidemiologica nel Paese, il giorno prima – dunque il giovedì – è invece la volta della Fondazione Gimbe a tracciare un primo quadro della settimana appena trascorsa.

Ed ovviamente, vista l’andatura dei contagi, le notizie non sono certo incoraggianti, visto che negli ultimi 7 giorni è stato registrato un aumento di contagi pari ad un +80%.

Gimbe: “Aumentano anche i positivi, vedano nello specifico delle province, dal ‘nulla’ di Bolzano al record dell’Umbria

Entrando nello specifico della settimana compresa fra il 22 ed il 28 dicembre, sono stati infatti registrati 320.269 nuovi contagi, rispetto ai 177.257 della  settimana precedente.

Numeri che spalmati lungo lo Stivale, eccezion fatta per la provincia autonoma di Bolzano (rimasta stabile), si parte dal +9,6% del Friuli-Venezia Giulia, all’incredibile +257,6% che ha letteralmente sconvolto l’Umbria.

Se guardiamo invece ai positivi (che hanno toccato un +55,9%, pari a 587.622), dal report del Gimbe apprendiamo che in 45 province l’incidenza va oltre i 500 casi per 100mila abitanti. Ancora una volta i numeri maggiori sono ad appannaggio delle province lombarde, dove troviamo Milano (1.243), Lodi (1.158) e, nella Brianza in generale (1.023), quindi Varese (907). Fra i dati più bassi segnalato invece Trieste (521), Pisa (513) e Rieti (508).

Cartabellotta, Gimbe: “L’impennata degli ultimi giorni è in parte dovuta anche all’incremento del numero dei tamponi”

Commentando questi nuovi elementi, il presidente del Gimbe, Nino Cartabellotta, spiega che ”Da due mesi e mezzo si rileva un aumento dei nuovi casi, che nell’ultima settimana ha subito un’ulteriore impennata, superando quota 320mila, sia per l’aumentata circolazione virale sia per l’incremento del numero dei tamponi“.

Gimbe: “Negli ospedali sono aumentati sia i letti in area medica (+20,4%), che quelli nelle terapie intensive (+13,1%)

Sul fronte ospedaliero, illustra la responsabile Ricerca sui servizi sanitari del Gimbe, Renata Gili, ”Aumentano ancora i posti letto occupati da pazienti Covid: rispetto alla settimana precedente +20,4% in area medica e +13,1% in terapia intensiva”. Se infatti nei reparti ordinari ospedalieri i ricoverati con sintomi sono passati in una settimana da 8.381 a 10.089, nelle terapie intensive  sono attualmente 1.145 i letti occupati, rispetto ai precedenti 1.012.

Come spiega inoltre il direttore operativo del Gimbe, Marco Mosti,  “Aumentano ancora gli ingressi giornalieri in terapia intensiva, la cui media mobile a 7 giorni sale a 100 ingressi al giorno rispetto agli 85 della settimana precedente”.

Gimbe: “Continuano a crescere i contagi, ma negli ospedali, rispetto allo scorso anno è stata invece documentata un forte riduzione di presenze”

Urge anche però precisare che, nonostante il forte aumento dei contagi, rispetto allo scorso anno è stato comunque evidenziata un’importante riduzione della percentuale dei pazienti ricoverati in area medica e in terapia intensiva. Questo grazie all’identificazione di un maggior numero di casi, dell’aumento delle coperture vaccinali e delle terze dosi, coì come l’aumento del numero delle persone guarite  e, soprattuto, grazie anche al numero elevato di casi nella fascia 0-11, platea notoriamente  meno soggetta a forme severe di malattia. Tuttavia, con la variante Delta che va via via scemando, la prossima settimana ci darà esattamente il quadro complessivo dei contagi legati all’Omicron.

Gimbe: “Impressionante il numero dei tamponi eseguiti negli ultimi giorni, 5,1 milioni contro i 3,7 della settimana precedente”

Ciò che sta invece impressionando di più in questi giorni – a ridosso del ‘fatidico’ Veglione – le interminabili code che stiamo vedendo sia davanti ai ‘punti tampone’ (i cosiddetti ‘drive through’), che davanti alle farmacie del Paese. Una ‘corsa ai test’, che in questi ultimi 15 giorni ha visto un incremento dei tamponi, saliti del 38%. Basti pensare agli oltre  3,7 milioni eseguiti nella settimana 8-14 dicembre, ai 5,1 milioni eseguiti in questi ultimi 7 giorni.

Cartabellotta: “I numerosi tamponi hanno evidenziato la contagiosità di Omicron, il cui impatto sarà visibile nelle prossime settimane”

Come spiega in merito la Fondazione, “L’aumentata attività di testing è solo una delle determinanti della crescita dei nuovi casi”. Infatti, spiegano gli esperti, in questi ultimi 15 giorni di dicembre, è stata registrata un’impennata del tasso di positività, sia attraverso i tamponi antigenici rapidi che per quelli molecolari. Dunque, il rapporto tra i positivi riletta in rapporto alle persone testate ha raggiunto il 37,8%. Come spiega ancora Cartabellotta, ”Questi dati dimostrano una notevole crescita della circolazione virale sia per la progressiva espansione della variante Omicron, molto contagiosa, che per l’aumento dei contatti sociali nel periodo delle festività, il cui impatto su ricoveri e decessi sarà visibile nelle prossime settimane“.

Gimbe, vaccinazioni: “dai 2,34 milioni degli ‘irriducibili’ no Vax over 50, al 58,9% di copertura nazionale delle terze dosi

Riguardo invece ai vaccini, prosegue ancora il report settimanale del Gimbe, ad oggi l’81,4% degli italiani vanta una sola dose del vaccino anti-Covid, mentre quanti non vaccinati che avrebbero accesso all’iniezione scudo, ad oggi sono 9,44 milioni. Dei non vaccinati 3,42 milioni sono quelli appartenenti alla fascia di età  5-11 anni ma, preoccupano invece quei 2,34 milioni di over 50 (per altro ad elevato rischio di malattia grave e ricovero), che il Gimbe definisce “Uno zoccolo duro ormai da scalfire”. Tanto è che  nella settimana 20-26 la percentuale dei nuovi vaccinati è scesa del 27%, fermandosi a 201.180, quando la settimana prima erano invece stati 275.641. Da segnalare poi il crollo relativo alla fascia degli over 12, scesa -47,5%. Nello specifico poi, tra quanti coperti da una sola dose negli over 80 sono il 97,8%, rispetto  al 6,3% dei non vaccinati della fascia 5-11. Per quanto riguarda i richiami, negli over 80 hanno toccato il 72,5%, 57,9% nella fascia 70-79 e, il 48,3% in quella 60-69 anni. Infine, sulle terze dosi, al 29 dicembre in Italia (premesso il rallentamento dovuto alle festività natalizie: 24/25/26 dicembre), ne sono state somministrate oltre 18,2 milioni, per un tasso di copertura nazionale oggi al 58,9%.

Max