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    Covid, la Regione Lazio vuole reinserire le mascherine. Numeri non rincuoranti e pochi medici in ospedali

    Con i contagi in risalita, si vuole alzare il livello dei controlli anche all’esterno. Ad aggravare la situazione è la mancanza di medici.

    Con i contagi in risalita e di fronte alla situazione epidemiologica attuale, si rende necessario un controllo puntuale e rigoroso sulla sicurezza dei comportamenti, come riferisce il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Stiamo lavorando all’ordinanza”, queste sono le parole del sindaco Gualtieri che annuncia di voler reinserire l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. Si parla del 6 dicembre come data per l’introduzione dell’obbligo, ma si attendono i dati aggiornati sull’affluenza dell’affollamento di alcune zone della Capitale.

    Intanto si parla di 716 nuovi ricoverati e 94 in terapia intensiva, numeri che non sono affatto rincuoranti. In un sollecito della direzione generale sanitaria si legge che entro la giornata di domani le strutture dovranno dotarsi di “un totale di 933 posti ordinari e 132 letti in terapia intensiva” per assicurare i ricoveri.

    Un problema che però appesantisce ancora di più la situazione è la carenza dei medici del pronto soccorso. Tra dottori in pensione e gli specializzandi intenti a fare tamponi e vaccinazioni, mancano 360 medici che possano garantire l’adeguata assistenza sanitaria. “La situazione per la carenza di personale medico è molto seria”, come riferisce il professore Giulio Maria Ricciuto, presidente Simeu Lazio e direttore del DEA dell’Asl Roma 3. Per questo si ritiene necessario aprire i bandi per reclutare i neo laureati da formare e inserire nell’equipe ospedaliera, anche se i tempi sono molto stretti.