Di Maio si autoproclama e vara riforma M5s

    M5s, Di Maio chiarisce che il ruolo del capo politico si ridiscute tra 4 anni e vara cambiamenti epocali per il movimento. Una conferenza stampa piuttosto vibrante quella di Luigi Di Maio alla Camera dopo le regionali: piena di contenuti e di novità. Ma anche di conferme: come la propria ar architrave del progetto ’grillino’, dal momento che Di Maio ha sancito che “il ruolo del capo politico si ridiscute tra 4 anni’. Nel mezzo, anche un attacco al ministro Tria sulla Tav: “Si fa ciò che dice il contratto”, e soprattutto la novità che in molti nell’humus di base dei grillini auspicavano e che, al contrario, tanti altri no. ’Via tetto due mandati ai consiglieri comunali’. Cosa ne penseranno quelle frange di fuoriusciti dal Movimento, come per esempio il romano Fabio Fucci, ex sindaco di Pomezia che dopo un mandato da sindaco ed uno in precedenza da consigliere aveva proposto due anni fa questo cambiamento e, ricevendo picche, fu costretto a proporre una lista civica separata alle ultime comunali?
    Il suo, come tanti altri, secondo una buona fetta del movimento, rientra in casistiche interne di un percorso di crescita e trasformazione che appunto Di Maio adesso vara dopo i due duri colpi subiti alle elezioni in Abruzzo e Sardegna. Il dato è più altro questo: non ci sarà nessuna conseguenza interna a M5s o nel governo dopo il voto e neppure una variazione di idee sulla Tav. Luigi Di Maio rompe gli indugi in una conferenza stampa a Montecitorio. E sulla leadership puntualizza: ’Il ruolo del capo politico si ridiscute tra 4 anni. Quelle due persone su 330 che hanno parlato contro di me non hanno il problema di essere rieletti in Parlamento”, ha detto in un altro passaggio il leader M5s. “Sono concentrato – ha chiarito – per creare i presupposti perché l’Italia possa crescere in tutti i settori nei prossimi 4 anni. Non sto pensando al mio terzo mandato”.

    “Le elezioni amministrative – aggiunge poi – non avranno alcun impatto sul governo e sulla vita interna del Movimento”. “Non mi arrendo – ha detto ancora – all’idea che si paragoni il risultato delle politiche con quello delle amministrative, non ci arrenderemo mai come movimento su questo”. “Il centrosinistra – ha puntualizzato – dal 2013 si illude di poter rubare voti al M5S alle amministrative come al mercato delle vacche. Ma i voti sono dei cittadini”.
    E ancora “Il ministro Tria – attacca Di Maio – vanno bene le opinioni personali, ma il faro è il contratto e si fa quello che c’è scritto. Le elezioni ci saranno nel 2023”.