Fiumicino, opposizione di centrodestra: “Delega Satta. Arriva la “grande ammucchiata”

    La grande ammucchiata finalmente è completa. Con l’assegnazione della delega alla pesca al pluridecorato Luigi Satta, fantomatico leader della lista civica Noi Insieme, il centrosinistra getta l’ennesima maschera. Non più tardi di due anni fa (era il 21 giugno 2012) il Pd gridava allo scandalo per l’appoggio di Udc e lista civica Noi Insieme alla giunta Canapini. Oggi però da quella sinistra bigotta e incoerente nessuna voce si leva per questo ‘salto’. Da odiati nemici ad alleati con tanto di assessorato e delega il passo è stato breve. Per quanto riguarda il buon Luigi Satta c’è poco da dire. Ricevere critiche o consigli su come svolgere il ruolo di consigliere comunale di opposizione ci sta ma che questi vengano da chi in 20 anni e passa di Comune è sempre salito sul carro dei vincitori ricevendo in cambio medagliette e deleghe di ogni tipo, stona decisamente. Il pluridecorato Satta, e di questo gli va dato atto, è sempre stato un democratico: destra, sinistra, centro, centrosinistra, centrodestra, per lui non è che abbiano mai fatto differenza. L’importante era stare al governo e ricevere una delega, anche a costo di calpestare coerenza e promesse elettorali. Bozzetto, Canapini, e ora Montino: stesso copione, stesso film. Dopo tre lustri al Governo è arrivato il momento però che il buon Luigi Satta invece di dispensare perle di saggezza ci facesse il piacere di togliersi i panni il santone che non gli calzano affatto e cominciasse a fornire alla città il risultato di questo suo lungo peregrinare. Cosa ha fatto per la pesca? E cosa in questi decenni di amministrazione e governo per Fiumicino? Oggi viene farci la morale e prendersi i meriti per aver suggerito all’amministrazione comunale di spendere quasi 1 milione di euro per allargare di 50 centimetri il sedime del Ponte Due Giugno spostando i passaggi pedonali all’esterno e sostituendoli con leghe più leggere. Tutto questo ricordandoci, a difesa del progetto, le spese sostenute dalle passate amministrazione per la manutenzione del Ponte. Il pluridelegato e a questo punto smemorato Satta ha però dimenticato una cosa: lui quei bilanci, senza mai proferire parola, li ha sempre approvati e condivisi. Come ha condiviso il progetto del nuovo Ponte Due Giugno con Canapini, il sottopasso con Montino e oggi questa sciagurata idea: spendere una montagna di soldi pubblici per un piano che senza un progetto strutturale potrà essere una soluzione tampone e non definitiva. Insomma, tutto il contrario di tutto. Complimenti per la coerenza.