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Governo, riposta l’idea delle urne, ora Zingaretti giura fedeltà a Conte & C, bacchettando Renzi

Piatto ricco mi ci ficco. Capitato inizialmente, ‘controvoglia’, in una coalizione comunque destinata ad implodere, se fino a qualche giorno fa dal Pd (Zingaretti in testa), continuavano a ripetere che in caso di crisi l’unica via sono le elezioni, con il passare dei giorni (e ‘rassicurati’ dal caos che imperversa all’interno del M5s) figuriamoci se Zingaretti & C. possano anche solo pensare, di veder passar di mano la gestione degli attesi fondi del Recovery Plan!

Zingaretti: “Continuiamo a sostenere questo governo con la massima lealtà”

Così oggi, nell’ambito della direzione dem, il segretario ha speso parole ‘eroiche’ nel giurare fedeltà all’attuale maggioranza: ”Nei giorni scorsi abbiamo tenuto la segreteria, il comitato politico e riunito i segretari regionali e delle città capoluogo. Questo perché ritengo giusto condividere tra noi la scelta in un passaggio fondamentale per il futuro non solo del governo che sosteniamo con la massima lealtà, ma del paese alle prese con un’emergenza sanitaria, economica e sociale che non tollera rinvii”. Ed ancora, “Anche se siamo nel pieno di una vicenda politica in continua evoluzione ho ritenuto utile e opportuno convocare questa riunione della Direzione per informare il gruppo dirigente sulla situazione a oggi. Sapendo che entriamo in una fase nella quale dovremo convocarci a seguito degli sviluppi che si determineranno“.

Zingaretti: “Ora dobbiamo sconfiggere il virus e progettare un solido  sviluppo”

Quindi Zingaretti, definitivamente archiviata l’idea delle urne, ribatte che , “Poiché il rischio elezioni è reale, concreto, ribadiamo con maggiore forza che per noi l’Italia ha più bisogno di sconfiggere il virus e di un solido progetto di sviluppo. E che questo compito spetta a questa alleanza. Si può raggiungere l’obiettivo. Se prevale un vero dialogo”.

Zingaretti: “Il nostro impegno si declina nella parola ricostruire, mai distruggere”

Quindi, sgombrando il campo da possibili equivoci o fraintendimenti, il segretario del Pd rimarca: “Su questo voglio essere molto chiaro: da mesi, sempre alla luce del sole, con un’iniziativa politica unitaria, sollecitiamo un rilancio, una ripartenza di una coalizione che dopo la fase positiva dell’emergenza deve affrontare con maggiore unità, solidità, fiducia la ricostruzione dell’Italia. Non solo non lo nascondo – incalza – ma lo rivendico”. Dunque, ha poi concluso Zingaretti, quasi ribattendo a Renzi: ”Ma questo nostro impegno si declina nella parola ricostruire e rilanciare. Mai nella parola distruggere. Questa è la differenza. È così da sempre e per quanto ci riguarda così continuerà ad essere”.

Zingaretti allude a Renzi, ma al suo posto chiunque avrebbe agito così

Concetti giusti per carità ma, ad essere onesti, non si può certo biasimare il leader di Italia Viva, quando denuncia che non è possibile rimanere in disparte, ‘subendo’ passivamente tutto quel che Conte ‘decide’, per poi prestarsi ad approvarlo a ‘scatola chiusa’. Giustamente, insegna la democrazia, ogni proposta o decisione va puntualmente dibattuta prima in Parlamento…

Max