Il comitato Tidei ipotizza un asse tra porto e M5S. “Cozzolino scende a patti con i poteri forti”

     

    A Pomezia M5S è stata la catastrofe. Una città alla paralisi dove è cresciuto il divario tra ricchi e poveri: la merendina passata negli asili solo ai bambini che se la possono permettere è solo la punta dell’iceberg. C’è ben altro e la cronaca riportata qui a fianco lo documenta. E a Civitavecchia? Andrebbe ancora peggio. Il programma (a dire il vero fumoso) con cui Cozzolino si presenta agli elettori prevede che il comune non accetterà trasferimenti di risorse né dall’Autorità portuale né dall’Enel. Deve aver esultato Pasqualino Monti, orfano di Grasso bruciato per appena 39 voti quando una delegazione di M5S ha bussato alla sua porta il cerca di un “appoggio politico” evidentemente. Nella nota di M5S non c’è traccia della questione dell’acqua. Quindi c’è da credere che il porto continuerà a pagarla meno dei cittadini per poi rivenderla a tre volte il prezzo. Non c’è traccia di critica nemmeno per le assunzioni senza concorso in un’ Autorità portuale dove il costo medio per dipendente è di 130 mila euro l’anno in una città il cui reddito medio è di 12 mila euro l’anno lordi. Non c’è traccia di “protesta” da parte d Cozzolino nemmeno per le decine e decin