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Il Gimbe: “Con questi numeri  è inaccettabile che i governatori non abbiano introdotto restrizioni”. Ecco i dati

Se al venerdì, in collaborazione con l’Iss ed il ministero della Salute, la Cabina di regia rende noti i dati relativi alla curva epidemiologica del Paese nell’ultima settimana, il giorno prima – quindi oggi – è la volta della Fondazione Gimbe, che analizza a sua volta l’evolversi dalla situazione.

Cartabellotta: “In un solo mese a 7 giorni la media mobile è triplicata: 2.456 casi (15 ottobre), 7.767 (16 novembre)”

Come ha illustrato oggi il presidente Nino Cartabellotta (nella foto), “Per la quarta settimana consecutiva, si conferma a livello nazionale un incremento dei nuovi casi settimanali (+32,3%) come documenta anche la media mobile a 7 giorni, che in un mese è triplicata: da 2.456 il 15 ottobre a 7.767 il 16 novembre“.

Il Gimbe: “Rispetto alla settimana precedente i contagi sono cresciuti del 32,3%, le terapie intensive del 14,3%”

Dunque, in questa ultima settimana – 10-16 novembre – abbiamo un incremento di nuovi contagi pari ali un inquietante +32,3% (parliamo di oltre 54 mila casi, contro i 41.019 di quella precedente), che coinvolge tutte le regioni e le province autonome.

A livello ospedaliero, i ricoveri in area medica segnano un +15,5% ((3.970 Vs 3.436) mentre, nelle terapie intensive, è di +14,3% (421 Vs 481 ).

Infine, sono stati contati 402 decessi contro i precedenti 330.

Salgono quindi anche i positivi (123.396 Vs 100.205), quanti in isolamento domiciliare (118.945 Vs 96.348).

Il Gimbe: “Ecco la situazione nelle regioni e nelle province, con un’incidenza dei contagi che varia notevolmente

Riguardo al territorio, si legge nel report stilato dalla Fondazione Gimbe, “In tutte le Regioni tranne Calabria e Umbria, si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi, con variazioni che vanno dal 0,7% della Regione Puglia al 180% della Valle D’Aosta. In 84 Province si registra un’incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti: in Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Umbria e Veneto tutte le Province raggiungono o superano tale soglia. In 7 Province si contano oltre 150 casi per 100.000 abitanti: Trieste (638), Bolzano (402), Gorizia (369), La Spezia (248), Forlì-Cesena (219), Padova (179) e Vicenza (152)”.

Cartabellotta: “Di fronte a questi numeri  è inaccettabile che gli amministratori non abbiano introdotto restrizioni”

Come conclude Cartabellotta, ”Di fronte a questi numeri  è inaccettabile che gli amministratori non abbiano introdotto restrizioni locali, seppur impopolari, accettando il rischio che la diffusione del contagio trascini l’intera Regione in zona gialla”.

Max