Incidente Gra: operaio ucciso, il pirata della strada era ubriaco

    Incidente Gra. La tragedia è avvenuta la notte del primo aprile intorno alle 22 e 30: Francesco Florio, un operaio di 50 anni, è stato travolto ed ucciso mentre lavorava in un cantiere stradale sul Grande Raccordo Anulare. L’automobilista alla guida dell’auto che ha tolto la vita all’operaio era ubriaco e drogato. Dopo lo scontro si è dato alla fuga, e quando si è visto intercettare dagli agenti della Polizia mobile si è scagliato a folle velocità contro le auto della pattuglia. L’uomo di 51 anni ha poi passato la notte in cella in attesa di ulteriori sviluppi della vcenda. 

    Incidente Gra: la dinamica della tragedia 

    L’incidente è avvenuto intorno alle 22 e 30 della notte del primo aprile. Francesco Florio stava lavorando in un cantiere stradale allestito in carreggiata interna nella corsia di sorpasso dell’ A90, dove era in corso il rifacimento della segnaletica orizzontale. L’operaio di 50 anni originario di Acuto, piccolo comune della Ciociaria, era stato assunto da poco da una ditta di San Cesareo. Secondo una prima ricostruzione l’uomo stava lavorando al chilometro 39 della carreggiata del Grande Raccordo Anulare tra le uscite Tuscolana e Casilina. Proprio in quel tratto è stato travolto da una Volkswagen Golf che lo ha lasciato a terra agonizzante. Inutile l’intervento del 118, che non ha potuto far niente per salvare l’uomo successivamente deceduto al Policlinico Tor Vergata. Il pirata della strada invece dopo l’incidente si è dato alla fuga senza prestare soccorso all’operaio ciociaro. È stato poi intercettato da una pattuglia della Polizia Stradale. L’uomo, visibilmente alterato dall’uso di droghe e alcol (come poi riscontrato in seguito), si è scagliato contro gli agenti della PolStrada, costringendo alcuni di loro alle cure in ospedale dovute alle ferite riportate. Le accuse per il pirata della strada, un cittadino italiano, sono “omicidio stradale”, “resistenza” e lesioni a pubblico ufficiale.