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Israele, ambasciatore cinese trovato morto in casa e via libera del Parlamento al governo

L’ambasciatore cinese in Israele, Du Wei, è stato trovato morto dal suo staff domenica mattina nella sua casa a Herzelyia, vicino Tel Aviv. Wei era sul letto e sul corpo non sono stati trovati segni di violenza. La polizia ha aperto un’indagine, ma la causa della morte potrebbe essere un arresto cardiaco.

L’ambasciata cinese e il ministero degli Esteri israeliani stanno gestendo l’accaduto in totale riservatezza, anche se Repubblica ha reso noto che non sono stati ancora rilevati aspetti criminali.

Wei aveva 58 anni ed era arrivato in Israele lo scorso febbraio, all’inizio della pandemia da Covid-19. Dal 2016 al 2019 era stato in Ucraina.

Venerdì scorso aveva risposto alle accuse di Mike Pompeo sulla gestione di Pechino del coronavirus. Il segretario di Stato Usa era venuto in Israele per incontrare il premier Benjamin Netanyahu, leader del Likud, e Benny Gantz, leader del partito Blu e bianco.

Oggi la Knesset, il Parlamento monocamerale del paese, ha dato la fiducia al governo di unità nazionale con con 76 voti favorevoli e 46 contrari. Netanyahu sarà primo ministro per (altri) diciotto mesi, dopo i quali subentrerà il nuovo ministro della difesa, Benny Gantz. Yarin Levin, esponente del Likud, è stato scelto come nuovo presidente dell’assemblea. Prenderà il posto proprio di Gantz.

Mario Bonito