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La Meloni ‘avverte’ gli alleati: “Metteremo in piedi il Cdm più autorevole e di alto profilo possibile”

“Rispetto tutti i partiti della coalizione e il mio partito, ma non mi farò imporre nomi che non siano all’altezza della situazione, perché il momento per l’Italia è delicato”.

La Meloni: “Rispetterò le richieste degli alleati, ma la squadra dovrà avere la persona giusta al posto giusto”

Un intervento non proprio ‘duro’, ma comunque deciso quello con il quale nel pomeriggio Giorgia Meloni ha affrontato l’esecutivo nazionale di Fdi. Rimarcando che, nel formare il nuovo governo, senz’altro rispetterà le richieste degli alleati, purché – tecnico o non tecnico che sia – si arrivi alla persona giusta al posto giusto. Quello che conta per formare una squadra all’altezza, sono le competenze e l’esperienza.

La Meloni: “Intendiamo mettere in piedi il Consiglio dei ministri più autorevole e di alto profilo possibile”

Dunque, guardandosi bene dal fare nomi, la Meloni ha ribadito cheCome chiesto dai cittadini, il prossimo governo porterà avanti politiche in discontinuità rispetto a quelle messe in piedi in questi anni dagli esecutivi a trazione Pd. E per farlo intendiamo mettere in piedi il Consiglio dei ministri più autorevole e di alto profilo possibile. Questo significa che non sarà composto per risolvere beghe interne di partito o proponendo qualsiasi nome o per rendite di posizione”. In altre parole, ha affermato: “Intendiamo mettere in piedi il Consiglio dei ministri più autorevole e di alto profilo possibile“.

La Meloni: “Se la competenza migliore dovesse essere trovata al di fuori degli eletti, questo non sarà certo un limite”

Come ha infatti tenuto a sottolineare più volte, “Si parte dalla competenza e se quella migliore dovesse essere trovata al di fuori degli eletti, a partire da Fdi, questo non sarà certo un limite. Questo, però, non cambia la natura fortemente politica del governo, perché i governi sono politici quando hanno un mandato popolare, un programma definito, una visione chiara e una guida politica“. Dunque, ha aggiunto, “Se il presidente della Repubblica ci conferirà il mandato, il nostro sarà un governo politico, forte e coeso, con un programma chiaro, un mandato popolare e un presidente politico“.

La Meloni: “Ereditiamo mancanze che non dipendono da noi ma che a noi verranno attribuite da chi le ha determinate”

Poi, analizzando la situazione – poco invidiabile – nella quale si troverà ad operare, la leader del centrodestra osserva cheEreditiamo una situazione difficile: i ritardi del Pnrr sono evidenti e difficili da recuperare e siamo consapevoli che sarà una mancanza che non dipende da noi ma che a noi verrà attribuita anche da chi l’ha determinata“.

La Meloni: “La gioia e la legittima soddisfazione hanno lasciato subito spazio al pragmatismo e al senso di responsabilità”

Quindi, ha tenuto a precisare la Meloni, che “dopo il voto la classe dirigente di Fratelli d’Italia ha dato una prova di stile e serietà: malgrado la vittoria storica non abbiamo festeggiato perché sarebbe stato inopportuno rispetto alle sfide che l’Italia sta vivendo. La gioia e la legittima soddisfazione hanno lasciato subito spazio al pragmatismo e al senso di responsabilità. Il momento è delicato per il Paese, servono prudenza, nervi saldi e senso di responsabilità. Abbiamo margini di tempo stringenti ma noi siamo pronti e abbiamo le competenze e le capacità”.

La Meloni: “Ci troviamo di fronte alla fase forse più difficile della storia della repubblica italiana”

E’ chiaro che “Ci troviamo di fronte alla fase forse più difficile della storia della repubblica italiana, siamo nel mezzo di un conflitto, i cui contorni sembrano irrigidirsi ancora di più; restano incognite sul tema della pandemia; viviamo una crisi economica e energetica che sembra destinata a provocare un effetto domino sui prezzi delle materie prime e dei prodotti alimentari“.

La Meloni: “La sinistra è in totale corto circuito, hanno manifestato contro il nostro governo senza che ancora ci sia”

Riguardo alla sinistra, osserva, “è in totale corto circuito: siamo arrivati al punto di vedere manifestazioni di protesta contro il nostro governo senza che ancora ci sia il nostro governo. Abbiamo visto femministe scendere in piazza per protestare contro la possibilità di avere il primo presidente del Consiglio donna. E da chi ieri ci accusava di essere ‘un pericolo per l’Italia e l’Europa’ sentiamo dire oggi di essere diventati ‘draghiani’ o ‘normalizzati’. Letture, come al solito, distorte da parte di chi non si rassegna alla nostra vittoria. “Oggi quelle bugie si stanno sgretolando ed è palese che eravamo più seri noi, pur dall’opposizione del governo“.

La Meloni: “Oggi con orgoglio raccogliamo i frutti di un lavoro duro, portato avanti con determinazione, senza scorciatoie”

Dunque, ha poi concluso la futura premier, “Tra 70 giorni (21 dicembre) ricorrerà il decennale della fondazione di Fratelli d’Italia. Dieci anni fa non potevamo immaginare i traguardi che avremmo raggiunto: con orgoglio raccogliamo i frutti di un lavoro duro, portato avanti con determinazione e costanza, senza mai prendere scorciatoie. Siamo partiti dall’1.98% per arrivare a essere oggi il primo partito italiano con il 26%“.

Max