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La Roma batte ancora il Milan. Per la quarta semifinale europea in quattro anni c’è il Bayer Leverkusen

Una Roma da dieci e lode.

In inferiorità numerica dal 31’ del pt e senza Lukaku (infortunato) e Dybala (sostituzione tattica) la squadra giallorossa centra il poker delle semifinali europee (la quarta in quattro anni) eliminando il Milan al termine di una gara ricca di contenuti tecnici, nella prima parte, ed agonistici nella seconda.

Sul 2-0 al 22’ dopo la doppia marcatura di Mancini (ribattuta dopo una prodezza balistica di Pellegrini che timbrava l’incrocio dei pali) e di Dybala (classico tiro a giro dell’argentino sull’altro palo del portiere) e con l’Olimpico in tripudio ci pensava l’arbitro, il polacco Marciniak, quasi un sosia del famigerato Taylor per fattezze fisiche e decisioni tecniche, a vivacizzare ulteriormente la gara.

Prima l’espulsione avventata di Celik al 31’ (fallo ingenuo ma non violento a metà campo su Leao) e poi i 7’ di recupero nel pt che lasciavano presagire un secondo tempo di pura sofferenza.
Ma la Roma camaleontica di De Rossi non si è scomposta e prima ha fatto muro
davanti alla sua area (imbattibile Smalling di testa) e poi, con ficcanti ripartenze
(straordinaria la prova di El Shaarawy per quantità e qualità), ha addirittura sfiorato il terzo gol con due splendide azioni concluse male da Spinazzola e Abraham.

Poi, nel finale, il gol rossonero di Gabbia quando i giochi erano già fatti e la curva Sud aspettava soltanto i suoi eroi per la passerella finale.

Partita sfavorita dai pronostici per completezza di rose e blasone, la Roma di De Rossi- che prima della partita ha avuta la strameritata conferma per il prossimo anno vivendo la giornata perfetta – ha confermato di essere ormai una grande. Superato il complesso mourinhiano (contro le big solo sconfitte o pareggi per due anni e mezzo) ora i giallorossi sembrano non avere remore ne limiti.

Tanto che il Bayer Leverkusen, già superaro lo scorso anno e prossimo avversario in semifinale dopo la conquista del primo titolo tedesco in 120 anni di storia senza vittorie, non appare come uno spauracchio.

Nemmeno il più accanito dei sognatori avrebbe immaginato tre mesi fa la radicale trasformazione di questa squadra diventata con De Rossi l’emblema di quanto strategie, tattica e lavoro sul campo possano portare i propri frutti se supportati da unità d’intenti collettiva e idee da proporre.

E con l’ufficialità del quinto posto in campionato valido come
lasciapassare per la prossima Champions League anche i prossimi big match in
programma (Bologna, Napoli e Juve) potranno essere gestiti con meno assilli e
maggiore consapevolezza.

Ma la Roma di De Rossi ha dimostrato che di calcoli se ne fanno pochi. Si scende in campo per vincere e dimostrare, o almeno provare a farlo, la propria superiorità. E’ questa la sua vittoria più bella.

Le pagelle di Roma – Milan 2 – 1

Svilar 6,5, Celik 5, Smalling 7,5, Mancini 7,5, Spinazzola 6, Bove 6,5 (dall’82’
Angelino sv), Paredes 6,5, Pellegrini 7,5 (dall’82’ Renato Sanches ng), El Shaarawy
8, Lukaku 6,5 (dal 29’ Abraham 6), Dybala 7 (dal 43’ Llorente 6,5).

All. De Rossi 8

Claudio Fontanini