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L’assurdo della Sanità: “Da una parte rischiamo un surplus di medici, dall’altra una voragine di infermieri”, denuncia il Nursing Up

Il più incredibile dei paradossi, il più assurdo e incongruente degli squilibri tra le professioni sanitarie potrebbe aprire la strada, nel prossimo decennio, ad un futuro all’insegna delle grandi incertezze per la qualità dei servizi sanitari destinati alla comunità. Da una parte, infatti, grazie ad una ingiustificata e inspiegabile politica del pressappochismo, si continuano a ignorare, numeri alla mano, i disagi reali e impellenti da sanare, dando priorità, di contro, alla risoluzione di presunte carenze generalizzate, che in realtà generalizzate non sono e che, incredibilmente, rischiano di trasformarsi nel problema opposto”.

L’assurdo del nostro Ssn, denunciato dal Nursing Up: “La nostra non è affatto una esagerazione, tanto meno una presa di posizione contro la categoria dei medici”

E’ quanto denuncia, ancora una volta, Antonio De Palma, presidente nazionale del Nursing Up il quale, spiega che, in parole povere, “tra 10 anni circa rischiamo di ritrovarci con un surplus di medici che non sarà semplice da gestire, mentre dall’altra parte, senza soluzioni concrete e immediate all’orizzonte, la voragine di infermieri e professionisti dell’assistenza rischia di diventare un buco nero senza fondo. La nostra – prosegue l’esperto – non è affatto una esagerazione, tanto meno una presa di posizione contro la categoria dei medici, con cui di recente abbiamo combattuto fianco a fianco nello sciopero di Roma, condividendo intenti e motivazioni.

L’assurdo del nostro Ssn, denunciato dal Nursing Up: “E’ vero che l’Italia soffre di una carenza di camici bianchi, ma solo limitatamente a determinate specializzazioni”

Come confermano proprio i principali sindacati dei medici – argomenta De Palma – è pur vero che l’Italia soffre di una carenza di camici bianchi, ma solo limitatamente a determinate specializzazioni. Una carenza  a cui si aggiunge l’imminente pensionamento di quasi 109 mila camici bianchi tra il 2023 e il 2032. Tuttavia, le nuove leve sono già in formazione: negli anni accademici tra il 2018 e il 2027 (con lauree attese tra il 2023 e il 2032), i posti programmati per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia sono circa 141.000. Ma una mancata programmazione potrebbe portare a un effetto incredibile: una crescita esponenziale del numero di medici, una “pletora medica”, che rischia di essere fuori controllo.

L’assurdo del nostro Ssn, denunciato dal Nursing Up: “Nel nostro Paese a mancare sono la generalità degli infermieri e personale di assistenza, non i medici!”

Ed in tutto ciò, prosegue il sindacalista degli operatori sanitari, “Da anni il nostro sindacato, invece, continua a sollecitare, ma a quanto pare senza successo, la politica sulla necessità di guardare in faccia alla realtà. Sembra di essere alle prese con un gioco davvero perverso, ovvero quello continuare di ignorare che nella sanità del nostro Paese a mancare strutturalmente sono la generalità degli infermieri e personale di assistenza, e non i medici!”

Dunque, ‘avverte’ De Palma, “Tra dieci anni, infatti, mentre i medici potrebbero addirittura essere in sovrannumero, la voragine di infermieri e personale di assistenza  potrebbe toccare quota 300mila! E non sono affatto previsioni catastrofiche”.

Max