LECCE – LAVORI, ARREDI, VIAGGI, COSÌ I FONDI ANTIRACKET ‘SI PERDEVANO PER STRADA’: ARRESTATA LA PRESIDENTE ASSOCIAZIONE, NEI GUAI ASSESSORE E DUE FUNZIONARI

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    Ormai siamo al paradosso: si approfittavano dei fondi messi a disposizione esto dello sportello antiracket ed antiusura. E’ accaduto a Lecce dove, dopo il clamoroso arresto della presidentessa della locale associazione, Maria Antonietta Gualtieri, in seguito all’inchiesta della Procura di Lecce per la presunta frode sui finanziamenti allo sportello antiracket ed antiusura, risultano ben 40 indagati. A ‘guadagnarsi’ le prime pagine dei media locali, l’assessore al bilancio del Comune di Lecce, Attilio Monosi, destinatario di una misura interdittiva, e due funzionari del Comune, posti agli arresti domiciliari. Come hanno rivelato gli uomini della Guardia di Finanza, le indagini volte al Comune di Lecce, hanno riguardato le opere infrastrutturali e l’acquisto degli arredi presso lo sportello di Lecce, vicenda in cui gli inquirenti ravvisano ’’dirette responsabilità a carico degli amministratori comunali e dei direttori dei lavori coinvolti nel rilascio delle autorizzazioni e nei pagamenti delle relative opere’’. In particolare, la frode è stata individuata nella rendicontazione di spese per il personale, l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti sull’acquisizione di beni e servizi tra cui la realizzazione di lavori presso gli sportelli di assistenza, la rendicontazione di spese per viaggi e trasferte mai eseguite, la falsa attestazione del raggiungimento degli obiettivi richiesti dal progetto in termini di assistenza ai nuovi utenti e numero di denunce raccolte.