L’Eliseo torna a vivere – di Martina Ferma

    Roma – Che l’Italia sia un paese con un certo debito nei confronti della cultura, è chiaro anche a chi di questa materia non se ne interessi molto: dall’Impero romano, a Pompei, alle prime università, ai grandi poeti ed autori. L’Italia per quanto riguarda i monumenti è sempre stato un paese privilegiato, e per gli amanti della cultura contemporanea, potrebbe essere interessante sapere che sono state prese nuove decisioni per quanto riguarda i teatrii italiani. In opposizione alla riforma fatta di recente, in base alla quale venivano tagliati i finanziamenti ai teatri, ecco la novità: è stata creata la lista dei Teatri di rilevante interesse culturale (Tric), in base alla quale i teatri inseriti in essa otterranno adeguati fondi per il loro mantenimento.

    Ma in questa lista c’è stata una piccola sorpresa per la Capitale: anche il teatro Eliseo è stato ammesso. Una vera fortuna, dato che con la vecchia gestione, il teatro romano era stato costretto alla chiusura e i suoi impiegati sono stati tutti licenziati. Su La Repubblica si legge che questa “promozione” non è stata apprezzata da tutti, poichè nella lista non è stato inserito il Css di Udine, che invece è considerato uno dei teatri che ha sempre svolto una certa funzione di “interesse culturale”.

    Si spera che la nuova gestione sappia sfruttare i finanziamenti.