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L’orrore della guerra: razzo centra l’ospedale oncologico di Chernihiv. Morto uno dei 73 giovanissimi soldati russi contaminati a Chernobyl

Riferire ogni giorno delle cronache di guerra in Ucraina, è addentrarsi in un girone infernale, immondo, dove al di la di ogni ragione che possa aver motivato a monte tale scempio, è qualcosa di inaccettabile. Basti pensare che ogni gesto o parola, o persino un respiro, qui potrebbe essere l’ultimo. Per questo ci riserviamo di renderne conto quotidianamente, quasi fosse un risultato calcistico da aggiornare in diretta. Ma ci sono gesti e situazioni, che a nostro avviso debbono invece ‘essere denunciate’, per dare idea dei livelli di follia che la mente umana può raggiungere.

Chernihiv, stamane un razzo russo ha colpito l’ospedale oncologico, devastandone un reparto: feriti due medici

Ci riferiamo ad esempio a quanto accaduto stamane nella città ucraina di Chernihiv, dove un razzo russo ha letteralmente sventrato un reparto dell’ospedale oncologico. Come ha riferito al sito d’informazione locale ‘Suspilne’, il primario della struttura ospedaliera, in quel momento nel reparto vi erano 22 persone le quali, dovendo essere sottoposte a specifiche cure, non hanno potuto raggiungere per tempo i rifugi sottostanti l’ospedale.

Fortuna ha voluto che il razzo abbia attraversato lateralmente la costruzione risparmiandone una metà, una circostanza che non ha fatto vittime, ma ferito soltanto due medici, investiti dalla pioggia di schegge.

Chernobyl colpisce ancora: morto uno dei circa 100 giovanissimi soldati russi che l’avevano occupata. In 73 gravemente esposti alle radiazioni

Sempre nell’ambito delle assurdità che continuano ad aggiungere orrore all’orrore di una guerra non medievale, ma ambientata in questo ‘2022’, la vicenda di quel gruppo di soldati russi, incaricato di circondare  e quindi controllare l’area della centrale nucleare di Chernobyl.

Come era prevedibile, le persistenti radiazioni ancora attive, hanno così finito per contaminare le giovani reclute che, con pochi giorni di esposizione, si sono subito ammalate.

Parliamo di un centinaio di giovanissimi: 73 sono stati fatti rientrare di corsa in Russia, 26 sono stati ricoverati ‘d’urgenza e, purtroppo, oggi è giunta la notizia della prima vittima.

La notizia, diffusa inizialmente da un’emittente televisiva ucraina, è stata poi confermata anche dal Servizio medico militare della Federazione russa.

Ciò che spaventa ulteriormente, è che Energoatom, l’azienda che gestisce la centrale, una volta rientrata in possesso dell’Ucraina – e averla capillarmente ispezionata – ha riferito di aver trovato una situazione di ‘normalità’…

Max