MIGRANTI – ‘ENTRO LA FINE DEL 2017 SARANNO 3 MILIONI I RICHIEDENTI ASILO IN EUROPA’, BRUXELLES CERCA DI PREVENIRNE L’IMPATTO ECONOMICO PER L’ACCOGLIENZA

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    Se i media non sono più tornati parlarne più con l’enfasi che ne ha caratterizzato le pagine di fine estate, non significa tuttavia che il dramma delle migliaia di migranti in direzione Europa sia solo un ricordo. E a tal proposito urge sottolineare quanto dichiarato dalla Commissione europea circa il numero dei richiedenti asilo che, entro la fine del 2017, si calcola siano qualcosa come 3 milioni di persone. “Questo corrisponde a un aumento della popolazione dello 0,4% – spiegano dalla Commissione –  tenendo conto che alcuni richiedenti asilo non riceveranno la protezione internazionale”. La sfida, per l’esecutivo, è poter stilare l’impatto in termini economici per quel che riguarda la possibilità dell’accoglienza.  Cifre e fondi che varieranno da Paese a Paese, in virtù della individuali capacità di trasformarli in elementi produttivi. Da Bruxelles spiegano infatti che la spesa aggiuntiva sostenuta dagli Stati per l’accoglienza è “limitata per la maggior parte dei Paesi Ue”. “Oggi presentiamo le previsioni economiche, mentre le opinioni sulle bozze di bilancio nazionali saranno presentate entro una quindicina di giorni”, ha annunciato Pierre Moscovici, commissario Ue agli Affari economici, illustrando le previsioni economiche autunnali, aggiungendo poi che la valutazione sull’impatto dei costi sostenuti dall’Italia sui conti pubblici sarà presentata entro 15 giorni. Nello specifico, per gli Stati maggiormente coinvolti dall’onda migratoria “effetti stimati sul saldo nominale ammontano al massimo allo 0,2% del Pil nel 2015, con una stabilizzazione nel 2016”. Cifra che cambia invece per i Paesi ‘d’arrivo’ dove la spesa arriva “a un massimo dello 0,2% del Pil nel 2015, con un lieve incremento in alcuni Paesi nel 2016”.

    Max