Milan, Gattuso: ‘Bonucci-Kean? La penso così’

    Dov’è finito il Milan? La domanda è ricorrente tra i tifosi rossoneri. La squadra di Gattuso sembrava fino a poche settimane fa la più in forma del campionato, poi è arrivato il crollo. Improvviso. Colpa del derby perso nel momento migliore della stagione: un duro colpo a cui Piatek e compagni non sono stati in grado di reagire. La vittoria sembrava scontata, così come il sorpasso sull’Inter. Novanta minuti hanno però stravolto tutto incanalando il Milan in una crisi profonda che la sta spingendo fuori dalla zona Champions. Per questo la partita con la Juve diventa fondamentale, anche se complicatissima. Come ha affermato anche Gattuso in conferenza stampa. 

    Milan, Gattuso: “Con Leonardo nessun problema” 

    La sfida con i bianconeri, il futuro e l’episodio di razzismo che ha visto Kean protagonista: questi i tempi da Gattuso in sala stampa. “Essere quarti è un fatto importante, ma dobbiamo pensare al presente – ha analizzato l’allenatore rossonero in conferenza –Dopo il derby stiamo facendo fatica e non riusciamo a vincere, dobbiamo capire il perché. Sento tante chiacchiere, sento parlare di Leonardo e Maldini, ma non c’è assolutamente nulla: qui dobbiamo pensare a portare la squadra in Champions. Con Leonardo non c’è proprio nulla: a livello professionale sto benissimo, ora ho un solo problema, ovvero quello di tornare a vincere. Abbiamo l’obiettivo di portare la squadra in Champions e ad altissimi livelli, il resto sono chiacchiere da bar. La partita con la Juventus arriva a pennello, domani dobbiamo fare una grande prestazione: questa gara ci può dare qualcosa di più. Penso che posso provare cose che ci diano garanzie, si tocca con mano che c’è nervosismo: la squadra è nervosa e si irrita facilmente. Si va alla ricerca di tutto questo, serve una prestazione che ci porti alla vittoria: ottenuta quella, possiamo ripartire. La Juve insegna questo, dopo l’Atletico la davano per morta, e invece…”. 
    Gattuso ha poi cercato di far chiarezza sul suo futuro, apparso incerto dopo alcune dichiarazioni dello stesso allenatore rossonero, che aveva rimandato in estate ogni possibile discorso di permanenza: “Futuro? Ho due anni di contratto ancora. Il mio futuro è testa a quello che dobbiamo fare oggi. L’altro giorno non sono stato bravo a tenermi quella risposta, è venuto un polverone. Il mio futuro è qui, per raggiungere gli obiettivi di questa società. Allegri? A Perugia Max è stato il mio capitano, già da giocatore si faceva voler bene. È un uomo molto positivo, non si piange mai addosso: è l’opposto di come vivo io questo lavoro, qualcosa mi è rimasto. Non l’ho mai visto arrabbiato. Kean? Deve volare basso, sono d’accordo con Allegri: è grande talento e ha bisogno di tranquillità. Le parole di Bonucci? Non ha massacrato il ragazzo, chi è più grande di te vuole darti un consiglio, voleva far stare più tranquillo Kean”.