Monetine Fontana di Trevi, dietrofront Raggi?

    Aveva fatto scalpore e generato stupore la decisione da parte della sindaca Raggi e naturalmente del Campidoglio di utilizzare la raccolta delle famigerate monetine della Fontana di Trevi per progetti sociali attraverso il lavoro della Acea, andando così a sottrarli alla Caritas, a cui finora il ’raccolto’ era destinato.
    Un cambiamento improvviso quello del comune di Roma quanto alla destinazione delle monetine che i tanti turisti, tutti i giorni, lanciano all’interno della stupenda Fontana di Trevi con significati variegati e metaforici, e che erano stati da diverso tempo utilizzati per il sostegno del lavoro della Caritas.
    Da tempo nel Campidoglio si stava pensando a come potenziare l’utilizzo di una quantità di denaro non certo esigua come quello della Fontana di Trevi. Fin dal 2017 la Giunta di Roma Capitale era al lavoro per analizzare varie ipotesi sulla base di una idea portante: la Fontana di Trevi è un bene del Campidoglio e spetta all’amministrazione gestire i fondi prodotti da quel sito. Da qui la decisione arrivata lo scorso 28 Dicembre, con una memoria di Giunta che stabilisce come il “ricavato della raccolta si legge dovrà essere destinato in misura prevalente al finanziamento di progetti sociali e per la restante parte alla manutenzione ordinaria del patrimonio culturale”.
    Appare chiaro che le monetine non andranno a finire nelle casse comunali e dunque nessuna messa a Bilancio per spese o lavori comunali, bensì destinate a un sostegno di carattere sociale di interesse per la città. Ma, anche se si parlava di un parziale reindirizzo comunque sempre alla Caritas (e ad altri soggetti laici) impegnati nel volontariato, nell’immaginario collettivo e anche mediatico la scelta di reindirizzare l’uso del reicavato di Fontana di Trevi è parsa una bocciatura verso la Caritas che ha fatto subito inorridire in tantissimi.
    Tanto che la sindaca Virginia Raggi è dovuta ritornare almeno parzialmente sui suoi passi facendo sapere, o almeno trapelare, di essere dispiaciuta e irritata e convocando una riunione con i servizi sociali, il dipartimento Cultura e i funzionari del bilancio per chiarimenti. L’obiettivo è trovare il modo più congruo gestire quel milione e mezzo di euro che vengono recuperati ogni anno da Fontana di Trevi. Ma il vero target è stemperare le polemiche. Ecco perchè a quanto emerge il Comune dovrebbe in un modo o nell’altro proseguire la collaborazione con la Caritas a cui erano per tradizione ormai consolidata erogati i raccolti delle monetine lanciati nell’acqua dai turisti arrivati a Fontana di Trevi.