Paura per Floriana Bulfon, minacciata dai Casamonica

    Paura nella notte per Floriana Bulfon: la cronista di Repubblica e L’Espresso ha trovato all’interno della sua auto una bottiglia contenente un liquido sospetto. La giornalista era stata fuori Roma per qualche giorno, al suo ritorno ha fatto la spiacevole scoperta. La bottiglia, avvolta in un panno a scacchi, è stata trovata dalla stessa Bulfon sul sedile del passeggero della sua auto. Immediata la chiamata alle forze dell’ordine: la scientifica ha effettuato nella notte tutti gli esami del caso. Non è da escludere la pista che conduce ad un atto intimidatorio: la cronista in passato è stata infatti protagonista di minacce ricevute dal clan Casamonica. A sostegno della giornalista è intervenuta anche la sindaca di Roma Virginia Raggi che ha condannato l’episodio con un tweet: “Un atto gravissimo che condanno con forza – ha twittato Virginia Raggi – alla giornalista che in passato è stata minacciata dai Casamonica va tutta la solidarietà mia e di Roma”. 

    Floriana Bulfon-Casamonica, vecchie ruggini 

    Non è la prima volta che Floriana Bulfon riceve minacce. Il primo episodio risale al luglio 2018, quando la cronista ha seguito come inviata una grande operazione di polizia che ha portato all’arresto di una trentina di esponenti del clan Casamonica in zona Porta Furba, a Roma. L’operazione portò al dispiegamento di 250 poliziotti e un elicottero. Oltre alle forze dell’ordine sul posto accorsero la stessa Bulfon e il giornalista Giorgio Giacovazzo, accompagnati da due operatori. Dopo l’operazione i due cronisti sono stati oggetti di minacce dei residenti della zona. Sassi, bastoni, scope e oggetti contundenti sono stati lanciati contro la Bulfon, con l’intento di ferirla e di distruggere le videocamere che avevano ripreso l’operazione di polizia. Un gesto intimidatorio che porta all’ipotesi che la bottiglia rinvenuta avvolta attorno ad uno straccio a scacchi nella macchina della giornalista sia stata opera del clan Casamonica.