PERUGIA – IL PRESIDENTE DELL’ANM, ALBAMONTE, INDAGATO PER FALSO ED ABUSO D’UFFICIO

    Aveva suscitato enorme scalpore lo scorso gennaio la vicenda dei due fratelli i quali, da un anonimo scantinato del perugino, praticavano una sofisticatissimo azione di presunto cyberspionaggio, in virtù (raccontarono le cronache), di un dettagliato database con i dati sensibili di imprese, aziende e personaggi protagonisti dell’economia. E stamane, nel corso del processo, è stato reso noto che in seguito ad un esposto depositato da Francesca Maria ed il fratello Giulio Occhionero, la Procura di Perugia ha indagato per falso e abuso di ufficio sia il pm Eugenio Albamonte (che è anche presidente dell’Anm), che due agenti della Polizia Postale. Dunque, dopo che i legali di Occhionero in virtù di questo hanno chiesto al magistrato di astenersi dal rappresentare l’accusa nel corso del processo, il giudice ha deciso di sospendere per un’ora l’udienza. Tuttavia, il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, ha confermato la designazione del sostituto quale pubblico ministero del procedimento attualmente in corso davanti al giudice monocratico. Dunque, dopo le consultazioni seguite alla sospensione dell’udienza, nel pomeriggio è stato poi deciso che Albamonte è stato confermato come pm nel processo i fratelli Occhionero
    M.