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Pfizer annuncio choc, “Testata l’efficacia per bimbi 5-11 anni, partito il trial per vaccinare quelli dai 6 mesi ai 2 anni”

Nell’ambito di un’emergenza sanitaria che, in special modo agli inizi, ha letteralmente falcidiato migliaia di persone, l’avvento del vaccino ha rappresentato una strategia ‘salvifica’. Quindi, a seguito della massiccia campagna vaccinale le cose sono andate via via migliorando, al punto che, hanno rivelato nell’ambito della scorsa  cabina di regia in seno al monitoraggio della curva epidemiologica, oggi l’Italia è il paese europeo dove il virus circola meno.

I numeri che mancano per raggiungere il target prefissato di vaccinazioni li fanno i giovani…

In tutto ciò, argomento non da poco, c’è anche da considerare che all’appello con la prima dose dei vaccini, mancano ancora qualcosa come oltre 3,6 milioni di over 50. Nello specifico, per una platea estesa fino agli 80 anni, circa 1 milione e 700mila italiani nella fascia 50-59 ani (praticamente la classe più ’attiva’), per più motivi, di vaccinarsi non se ne parla. Un ‘buco’ che, onde evitare facili occasioni di contagio ‘a rischio’ (che per i non vaccinati con patologie può anche significare il ricovero o, addirittura, la rianimazione), non aiuta il Paese a raggiungere una copertura di sicurezza.

Giovani e minori candidati a coprire il ‘buco’ rappresentato dagli over 50 non vaccinati

Fermo restando la legittimità di chi rifiuta di vaccinarsi, ed il rispetto per una scelta che nessuna legge impedisce, urta però vedere che, inevitabilmente, si è allargata la platea delle vaccinazioni, coinvolgendo non soltanto i ragazzi ma, addirittura, anche la fascia 12-15 anni.    

E se l’immunizzazione rivolta ai minori crea inevitabilmente seri motivi di apprensione per i genitori, figuriamoci quanto ‘in cantiere’ nei laboratori di Pfizer e BioNTech che, come vedremo, proprio oggi hanno annunciato ‘l’inimmaginabile’.

Pfizer: “Ancora in studio di fase 2/3, in dosi inferiori il vaccino è efficace e sicuro”

La notizia resa nota è che, “efficace e sicuro”,  il vaccino Pfizer è pronto anche per i bambini tra i 5 e gli 11 anni. Anche se attualmente ancora nell’ambito di uno studio fase 2/3, il vaccino mostrerebbe. In termini di anticorpi neutralizzanti nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, utilizzando un regime a due dosi di 10 microgrammi (µg) a distanza di 21 giorni l’una dall’altra. Si tratta di una dose inferiore a quella (30 µg) utilizzata per le persone di età pari o superiore a 12 anni”.

Pfizer: “La dose è stata accuratamente selezionata per la loro tollerabilità e l’immunogenicità”

Nello specifico, stando alle risposte anticorpali rivelate dai “partecipanti” allo studio (ma chi autorizza simili sperimentazioni sui propri figli?), ai quali sono state inoculate tali quantità del farmaco, queste ”erano paragonabili a quelle registrate in un precedente studio Pfizer-BioNTech in persone di età compresa tra 16 e 25 anni immunizzate con dosi di 30 µg. La dose di 10 µg – scrive ancora l’azienda farmaceutica – è stata accuratamente selezionata come dose preferita per la sicurezza, la tollerabilità e l’immunogenicità nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni”.

Pfizer: “Presto i dati saranno inviati alla Fda, all’Ema e agli enti regolatori per l’ok”

Dunque, si legge ancora nel comunicato, ora Pfizer e BioNTech vogliono fornire “il prima possibile”, gli esiti di questo studio sia alla Fda (l’agenzia statunitense Food and Drug Administration) che all’Ema (Agenzia europea del farmaco), ed a tutti gli altri enti regolatori. Questo perché, spiegano, “è prevista una richiesta all’Ema per aggiornare l’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio dell’Ue”. Ed ovviamente anche gli Usa attendono i dati dello studio per presentare di conseguenza l’autorizzazione all’uso di emergenza (Eua), continuando nel frattempo ad accettare i requisiti di efficacia e sicurezza, per poi ottenere l’approvazione relativa a questa ‘delicata’ fascia d’età.

Pfizer: “Ansiosi di estendere la protezione offerta dal vaccino alla popolazione più giovane”

Non senza orgoglio il presidente e Ceo di Pfizer, Albert Bourla, ha commentato affermano che ”Negli ultimi 9 mesi, centinaia di milioni di persone di età pari o superiore a 12 anni provenienti da tutto il mondo hanno ricevuto il nostro vaccino anti-Covid. Siamo ansiosi di estendere la protezione offerta dal vaccino a questa popolazione più giovane, soggetta all’autorizzazione regolatoria, mentre seguiamo la diffusione della variante Delta e la sostanziale minaccia che rappresenta per i bambini”.

Pfizer: “Da luglio negli Usa, i casi pediatrici di Covid sono aumentati di circa il 240%”

Quindi, puntando sull’apprensione e la paura dei genitori – ma rivolgendosi a dati statunitensi (in Italia non…. risulta nulla di simile), Bourla ha dichiarato che “gli 11 anni e prevediamo di presentarli con urgenza alla Fda e ad altri regolatori”.

Pfizer: “Entro fine anno anche gli esiti dei trial diretti ai bambini tra i 6 mesi ed i 2 anni”

Nel frattempo, concludono dall’azienda, per la fine dell’anno giungeranno gli esiti relativi alla vaccinazione di bimbi di un’età inferiore ai 5 anni: “Le letture principali dei risultati per le altre 2 coorti di età del trial, cioè bambini di età compresa tra 2 e 5 anni e bambini di età compresa tra 6 mesi e 2 anni, sono previste entro il quarto trimestre di quest’anno, ottobre-dicembre”.

Fortunatamente in Italia questo ‘vertiginoso p             èicco’ di contagi nei piccoli non si è visto…

Che dire? Onestamente, come detto, nel nostro Paese fortunatamente non si registra questo picco ‘vertiginoso’ di casi di contagio in soggetti così piccoli dunque, fino prova contraria (premesso che sembra eccessiva già la vaccinazione per la fascia 12-15 anni- salvo casi specifici di deficit immunologici – poco incline a ‘soffrire’ conseguenze serie), c’è ancora abbastanza tempo per capire di cosa stiamo parlando…

Max