Radio Radicale, la situazione dopo ricovero di Giachetti

    Molti i messaggi della politica per incoraggiare Giachetti in questo momento, ed invitarlo a terminare lo sciopero della fame e della sete. Il capogruppo dem alla Camera, Graziano Delrio, gli ha chiesto in una nota “di desistere dalla tua azione non violenta. Ti vogliamo accanto a noi per portare avanti la battaglia contro l’insensata intenzione del governo di chiudere Radio Radicale. Ora riprendi a bere”. La questione di Radio Radicale è ormai ad un punto di possibile svolta. “Mi sembra di aver capito che ci sia l’idea di una proroga per poter aprire una gara, spero che vada in porto”, ha commentato Emma Bonino. “Sono 20 anni che chiediamo una gara, siamo sicuri di aver offerto un servizio pubblico che anche gli avversari rispettano, con un archivio che è un patrimonio del Paese”.

    Radio Radicale, la Lega voleva la proroga

    Il deputato Pd Roberto Giachetti era stato ricoverato a Roma dpo aver aderito allo sciopero della fame e della sete per promuovere il salvataggio di Radio radicale. Il dem aveva messo in atto la protesta da 83 ore e adesso sarà posto sotto osservazione. Come recita il bollettino medico, “in seguito ai controlli clinici e di laboratorio effettuati questa mattina, dopo 83 ore di assenza di ingestione di alimenti solidi e liquidi, sull’onorevole Giachetti si riscontrano segni clinici di disidratazione, ipotensione con astenia marcata”. Giachetti si è rifiutato di fronte al consiglio dei medici di riprendere ad assumere cibo e liquidi: per questo motivo, “è stato disposto il ricovero in ambiente ospedaliero sotto stretta osservazione”.

    La Lega si è opposta ai 5 stelle cercando di prolungare di sei mesi la convenzione con Radio Radicale con emendamenti al dl crescita. Il direttore della radio, Alessio Falconio, ha dichiarato: “Domani scade la convenzione, ma andremo avanti finché avremo ossigeno nella speranza di una proroga. L’ad ha già fatto sapere che senza rinnovo verranno pagati gli stipendi di maggio e non quelli di giugno. Il problema è che non ci saranno neanche le risorse per sostenere i costi di produzione, a partire dall’accensione del impianti. Sono ore decisive che speriamo portino alla scelta che gran parte del mondo politico chiede”.
    Aggiornamento 11.00

    È tramontata l’ultima possibilità di salvare Radio Radicale. La commissione bilancio, che esaminava il decreto crescita oggi, ha valutato inammissibili le ipotesi di proroga della convenzione con Radio Radicale, in particolare della proposta di emendamento della Lega lanciata da Massimiliano Capitanio. Il progetto prevedeva una sospensione di 6 mesi e 3,5 milioni e mezzo di euro come fondo: adesso ci sarà tempo un’ora per presentare ricorso. “Faremo ricorso” ha detto il deputato pd Filippo Sensi. “A che gioco stanno giocando sulla pelle di lavoratori e sul diritto all’informazione? Si prendono una responsabilità gravissima”. Con Radio Radicale anche Renato Brunetta di Forza Italia, che su twitter scrive: “È inaccettabile che venga messa a tacere la libertà di informazione. Difendiamo la democrazia, salviamo Radio radicale”.
    Aggiornamento 13.00

    Nel pomeriggio il deputato del Pd Roberto Giachetti, dall’ospedale dove è ricoverato in seguito ad oltre 80 giorni di sciopero della fame e della sete in opposizione alla scadenza della convensione fra Stato e Radio Radicale, è intervenuto in collegamento telefonico durante la conferenza stampa dell’emittente da Montecitorio. “Rimane la speranza per i ricorsi che portino a un dibattito parlamentare la prossima settimana – ha affermato il dem – e alla proroga della convenzione”. Durante la conferenza, il direttore di Radio Radicale Alessio Falconio ha fatto sapere che se non ci sarà proroga alla convenzione, dal prossimo mese sarà impossibile per la proprietà corrispondere gli stipendi.

    Aggiornamento 16.00