REGIONE, SEL AREA METROPOLITANA: PIANO CASA DA MODIFICARE

     
     
    “Il Piano Casa che si appresta ad essere discusso in Consiglio Regionale ci preoccupa per le conseguenze negative che porterà per quanto riguarda il consumo del suolo, il mancato controllo sulle trasformazioni urbanistiche e la mancanza di partecipazione dei cittadini”. Così in una nota Sel area metroopolitana: “Nei giorni scorsi i nostri rappresentanti hanno presentato delle Mozioni e degli Ordini del Giorno in tutti i Municipi di Roma in cui si faceva appello alla Regione di portare delle modifiche sostanziali alla Legge del Piano Casa come:
    1) il mantenimento della data di applicazione della legge, senza estenderla ulteriormente nel tempo, riguardo a quanto già previsto dalla precedente normativa;
    2) di non estendere le premialità di aumento di volume e di cubatura alle nuove costruzioni;
    3) di non ricomprendere le aree libere che consentirebbero ulteriore consumo di suolo;
    4) di mantenere, nelle aree libere o già occupate da precedenti costruzioni, i progetti derivanti da PRU e PRINT previsti dalla legge regionale 22/97;
    5) di salvaguardare le zone e gli edifici individuati come città storica nel PRG di Roma;
    6) di limitare l’aumento dei volumi e delle cubature a chi monetizza gli standard urbanistici;
    7) di garantire nel tempo il canone sociale.
    Il Gruppo Regionale di SEL ha presentato degli emendamenti che raccolgono queste richieste e quelle che i Comitati e le Associazioni ambientaliste stanno proponendo. Chiediamo che il Consiglio Regionale li faccia propri per impedire che la legge che che verrà approvata possa pesare sulla qualità del nostro territorio, consentendo nuove cementificazioni al di fuori di ogni programmazione urbanistica. il processo di privatizzazione della gestione e della programmazione urbanistica è un impianto politico che avrà un drammatico impatto sulle nostre città”.