Roma, i carabinieri sequestrano capitali illeciti per un milione di euro

    I Carabinieri della Compagnia di Roma San Pietro hanno eseguito il “Decreto per il sequestro di beni a fini di confisca”, emesso dal Tribunale Ordinario di Roma – Sezione di Misure di prevenzione, su richiesta del Pubblico Ministero di Roma – Ufficio di la Procura Dott.ssa Lucia Lotti – presso il Tribunale di Roma, contro un romano di 44 anni, residente nell’area di San Pietro attualmente agli arresti domiciliari, dedita, da diversi anni ed esclusivamente, ad attività illecite di vario genere, svolti anche in forma associativa, prevalentemente in materia di stupefacenti e reati di proprietà (rapina e furto nell’appartamento con metodi sofisticati) impegnati in via prioritaria nei quartieri Prati, Eur e Piazza Bologna, per i quali ha già riportato varie sentenze finali di convinzione.
    La proposta per l’applicazione della misura di prevenzione si basa sull’analisi del casellario giudiziario del soggetto che, dal 1998 a tempi molto recenti, è stato ripetutamente coinvolto in traffico e attività illecite, in una delinquenza particolarmente qualificata, con conseguente contatto con personaggi legati al crimine storico romano, uno dei quali appartiene già alla Banda della Magliana con la quale mantiene un rapporto di fiducia provato e duraturo, che gli ha permesso di accumulare capitale illecito da cui ha tratto i mezzi di sostegno e le risorse necessarie per vivere e mantenere uno standard di vita chiaramente sproporzionato rispetto alla capacità dichiarata di pagare. Tra le altre cose, vale la pena menzionare il ruolo degli appalti e della custodia delle armi effettuate dal destinatario del sequestro in un’associazione finalizzata alla commissione di rapine e furti nelle case private e negli esercizi commerciali, per la quale ha riportato una sentenza definitiva di 3 anni e 6 mesi di reclusione.
    Il coinvolgimento in attività criminali sistematiche e continue ha permesso alla proposta di acquisire una considerevole quantità di attività, comprese le quote di proprietà e di società.
    Il sequestro ordinato dalla Corte, infatti, riguarda i seguenti beni intestati a suo nome: 4 immobili situati a Roma (zona San Pietro) ea Fiumicino del valore commerciale di oltre € 900.000,00; Il 15% del capitale sociale di una società di riparazione di carrozzerie situata nella zona della Valle Aurelia; Il 60% del capitale sociale di un’impresa edile situata nella zona di Primavalle; un conto bancario con il saldo del conto assegnato al Fondo per la giustizia unica.
    La sezione penale del Tribunale di Roma III ha stabilito l’audizione in cui sarà valutata l’applicazione della misura di prevenzione personale di sorveglianza speciale con l’obbligo di soggiorno nei confronti del soggetto.