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Roma, rubano identità di top manager per truffare banche e Inps: 5 arrestati

Rubano le identità di top manager e truffano banche ed enti per chiedere finanziamenti e prestiti: 5 in manette a Roma. I Carabinieri della Compagnia Roma Centro, a conclusione di una complessa attività d’indagine, chiamata operazione “Robin Hood”, stanno dando esecuzione ad un’ordinanza, emessa dal Gip del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, che dispone l’applicazione di misure cautelari, per i reati di truffa, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico e sostituzione di persona, a carico di 5 cittadini italiani, uno in carcere e 4 ai domiciliari.

Sui falsi documenti le foto dei pensionati presi dal web

Gli indagati riuscivano ad ottenere prestiti, finanziamenti, cessioni del quinto, ovvero modifica delle coordinate di accredito della pensione, attraverso l’appropriazione fraudolenta della documentazione Inps (Obsm, Cud e Statini Paga) appartenenti a top manager pensionati, ottenuti con la compiacenza di un dipendente Inps e attraverso il reperimento dei dati reali dei documenti di identità, ricercati e comunicati da un complice, dipendente del Comune di Roma (VIII Municipio), tramite accertamenti anagrafici, al fine di riprodurre falsamente Carte d’identità e Codici Fiscali sui quali venivano apposte le foto dei pensionati reperite dal web o corrispondenti a quelle degli indagati.

Aggiornamento ore 12

Uno dei destinatari dell’ordinanza è deceduto prima di poter finire agli arresti domiciliari: l’uomo, di 67 anni, impiegato dell’Inps, è venuto a mancare a seguito di una grave malattia. Gli indagati riuscivano ad ottenere prestiti, finanziamenti, cessioni del quinto, ovvero modifica delle coordinate per l’accredito della pensione, appropriandosi fraudolentemente della documentazione Inps (Cud, Statini Paga, ecc) appartenente a pensionati, grazie alla complicità del dipendente Inps, nonché reperendo dati effettivi dai documenti di identità, per il tramite di un dipendente del Comune di Roma.

L’indagine partita dalle denunce di due ex manager

L’indagine, avviata nel mese di gennaio 2018 dai Carabinieri della Stazione di Roma San Lorenzo in Lucina, scaturisce dalle denunce presentate da due ex manager ed ha permesso di individuare un collaudato sodalizio criminale operante sul territorio nazionale.

Le vittime sono tutti ex manager di importanti aziende ed enti pubblici italiani per conto dei quali gli indagati hanno richiesto finanziamenti, mutui, cessioni del quinto e cambio ufficio pagatore per centinaia di migliaia di euro.

A riscontro dell’attività, sono stati già eseguiti 3 arresti in flagranza di reato e 5 persone sono state denunciate a piede libero per i reati – a vario titolo – di truffa e falso. Grazie anche alla collaborazione dell’Inps, sono stati recuperati e restituiti: 24.000 euro, derivanti dalle pensioni delle vittime, che erano stati dirottati su un conto corrente tedesco; un’autovettura Fiat 500 L del valore di euro 15.000, acquistata mediante la sottoscrizione di un finanziamento con documentazione risultata falsa. I Carabinieri sono riusciti anche ad impedire l’acquisto di merce (1 televisore, 1 playstation e 1 iPhone) presso un esercizio commerciale di Roma per un valore di 3.000 euro, mediante il tentativo di accensione di un finanziamento.