Roma, storie di usura: da vittima a carnefice

    Da vittima a carnefice: è la storia vecchia quanto il mondo, capitata all’uomo finito nel mirino degli investigatori della Squadra Mobile che è riuscita a ricostruire lo schema di un’organizzazione dedita all’usura. Il 59enne romano de La Rustica era diventato un obiettivo dei “cravattari“, fino a diventare, per l’impossibilità di ripagare i propri debiti, un vero e proprio strumento dei pezzi grossi che lo utilizzavano per procacciare nuovi clienti disperati come lui.

    Roma, storie di usura: la storia della vittima

    A partire dall’uomo di 59 anni che è stato indagato per usura, a sua volta vittima degli strozzini, le forze dell’ordine sono riuscite a risalire ed arrestare 10 soggetti, riconducibili a tre differenti sodalizi criminali attivi fra Roma, Anzio e Tivoli. L’operazione, denominata I Figuranti, ha scoperchiato tutto il sistema dopo aver chiarito la posizione dell’uomo residente a La Rustica, adesso ai domiciliari: gli usurai lo minacciavano dopo che da tempo era caduto nella loro rete, e nel 2017 aveva subito una pesante spedizione punitiva a base di calci e pugni. “Devi fare quello che dico io, ora governo io, ricordati che hai una famiglia e rispetta gli impegni. Ho visto che c’hai una bella  figlia e un bel nipotino… fai quello che devi fare” gli veniva detto, mentre veniva pestato. Risultato: 30 giorni di prognosi in ospedale.
    Così, il malcapitato ha dovuto trovare un modo illegale per risanare il proprio debito con gli strozzini. Comincia a fare da procacciatore di affari per i suoi aguzzini: “Io sto a venne i sordi pe’ piamme er 2 per cento… O sai che vordì? Manco mille euro al mese me pio!” si capisce in un’intercettazione con la moglie. E ancora: “E devo pure annà a rompe er cazzo alla gente e piamme le denunce! Capito! Poi… Se non je porti i sordi la colpa è mia perché non l’ho saputi pià i sordi! Però nun ce viene nessuno con me a pialli”. 
    Determinante la sua posizione per sbrogliare il bandolo dalla matassa: essendo il 59enne diventato un trait d’union fra i tre rami dell’indagine, nella sua doppia veste di usuraio ed usurato.