Home POLITICA Saviano: “Il Governo vieta le ong, poi tratta con gli scafisti”

Saviano: “Il Governo vieta le ong, poi tratta con gli scafisti”

Nel Mediterraneo si morirà sempre, fino a quando ci saranno ragioni per partire, e su quelle nessuno ha idea di come agire, non solo: petrolio e armi ci legano le mani”. Mentre a ridosso di Lampedusa prosegue la ricerca dei corpi dispersi nelle acque dopo all’ennesimo, tragico naufragio (almeno 13 donne e 4 bambini), Roberto Saviano è tornato ad affidare a Facebook ‘il suo punto di vista’, rispetto a questa infinita mattanza che assedia i nostri confini marini.
Dal Mediterraneo hanno bandito le Ong – denuncia lo scrittore – eppure si continua a morire, come dimostra il naufragio a poche miglia da Lampedusa: su 50 naufraghi, solo 22 sono stati tratti in salvo. Anzi, nel Mediterraneo si muore di più, proprio perché hanno bandito le Ong”.

‘Quante morti dopo la guerra alle ong’

“Era il 2017 – ricorda Saviano – era appena partita la ‘guerra’ alle Ong, una guerra orchestrata solo per racimolare voti, una guerra combattuta e vinta (dobbiamo prenderne atto) comunicando con crudeltà e diffondendo fake news. E dopo migliaia di morti senza volto né nome, siamo sempre qui, al punto di partenza, a cercare in mare i corpi di donne e bambini che hanno perso la vita nel tentativo di sopravvivere. Perché chi viene in Europa non ha altra scelta: non si va incontro alla morte per tentare la fortuna o per realizzarsi nel lavoro. Si affronta la morte quando ciò che vivi è peggio della morte”.
Dunque, conclude con rabbia ed amarezza l’autore di ‘Gomorra’, ispirato’ dall’inchiesta di Avvenire, “Hanno bandito le Ong, ma poi le autorità italiane chiedono alla Ocean Viking e a tutte le Ong presenti nell’area, con velivoli o imbarcazioni, di aiutare a cercare i superstiti. Hanno bandito le Ong chiamandole scafisti, trafficanti di uomini, ma poi a trattare con gli scafisti, con Bija, il noto trafficante di uomini libico (‘uno dei più brutali aggressori di migranti’ secondo l’Onu), abbiamo visto solo persone che agivano in nome e rappresentanza del governo italiano”.
Max