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Scuola, Aran e organizzazioni sindacali della dirigenza scolastica sottoscrivono ipotesi di CCNL 2019-21. Soddisfatto Valditara

E’ stato sottoscritto, tra l’ARAN e le Organizzazioni Sindacali della dirigenza scolastica, l’ipotesi del CCNL 2019 – 2021 dell’Area “Istruzione e Ricerca”.

Il nuovo contratto riconosce alla categoria dei Dirigenti scolastici un significativo miglioramento del livello retributivo e interviene su diversi istituti contrattuali che porteranno ad una ricaduta positiva e attesa dalla categoria.

Ipotesi di CCNL 2019-21, Valditara: “Il mio obiettivo è ridare prestigio e autorevolezza a tutti i lavoratori della scuola perché da loro passa il futuro del nostro Paese”

Come ha tenuto a commentare il Ministro Valditara (nella foto), “Con questo contratto vogliamo dare un ulteriore segnale di attenzione nei confronti dei dirigenti scolastici, che con il loro impegno quotidiano rappresentano un pilastro fondamentale del mondo della scuola. La loro valorizzazione passa dal miglioramento delle condizioni lavorative e anche dall’aspetto economico, elementi che abbiamo tenuto fortemente in considerazione all’interno di questo accordo. Il mio obiettivo è ridare prestigio e autorevolezza a tutti i lavoratori della scuola perché da loro passa il futuro del nostro Paese”.

Ipotesi di CCNL 2019-21, è stato così possibile ottenere i risultati attesi da anni dai Dirigenti scolastici, proseguendo un percorso di valorizzazione

Grazie alla volontà manifestata dal Ministro Valditara con la nota inviata al Ministro per la Pubblica Amministrazione al fine della  predisposizione dell’Atto di indirizzo, è stato possibile ottenere i risultati attesi da anni dai Dirigenti scolastici, proseguendo così un percorso di valorizzazione della figura del Dirigente scolastico, avviata dal Ministero dell’istruzione e del merito in occasione della sottoscrizione del CCNI per l’individuazione delle fasce di complessità, dei criteri di riparto e d’impiego della risorsa costituente il Fondo unico nazionale (FUN), tra quota destinata alla retribuzione di posizione e quota destinata alla retribuzione di risultato, per l’a.s. 2023/2024.

Ipotesi di CCNL 2019-21, il nuovo contratto potrà consentire di riconoscere aumenti medi del 3,78%, parte dei quali sono stati destinati alla retribuzione di risultato

Nello specifico, il nuovo contratto potrà consentire di riconoscere aumenti medi del 3,78%, parte dei quali sono stati destinati alla retribuzione di risultato. Il Ministero potrà, inoltre, riconoscere ulteriori incrementi per i dirigenti scolastici utilizzando specifiche ed ulteriori risorse destinate dalla legislazione vigente.

L’ipotesi di contratto prevede i seguenti aumenti mensili:

  • dal 1° gennaio 2019 di 84,00
  • rideterminato dal 1° gennaio 2020 in € 130,00
  • rideterminato dal 1° gennaio 2021 in€ 135,00

Il nuovo valore a regime annuo lordo per 13 mensilità dello stipendio tabellare è rideterminato, pertanto, da €. 45.260,73 in € 47.015,73. 

Il valore della retribuzione di posizione parte fissa, con relativi oneri a carico del FUN, è incrementato a decorrere dal 1° gennaio 2021 di € 60,00 mensili lordi per 13 mensilità e, dunque, è rideterminato in € 13.345,11.

L’ipotesi di contratto sottoscritta, inoltre, è intervenuta su diversi istituti contrattuali nel senso auspicato dalla categoria, in particolare, rivedendo la materia della mobilità interregionale portando la percentuale dei posti disponibili annualmente per tale finalità dal 30% al 60%, fatta salva la capacità assunzionale e, dunque, i contingenti dei posti regionali messi a concorso.

Infine, è stata introdotta anche la figura del mentor, un dirigente o professionista esperto che potrà supportare ed affiancare i dirigenti scolastici neoassunti nella fase iniziale del servizio.

Max