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Scuola, Roma Capitale presenta protocollo inclusione alunni migranti, concluso con Usr Lazio

È stato presentato, stamattina all’IPSEOA Tor Carbone – Alessandro Narducci, da Claudia Pratelli, Assessora alla Scuola, Formazione, Lavoro di Roma Capitale, e da Valter Farris del Ministero dell’istruzione e del Merito, il Protocollo d’intesa tra Roma Capitale e Ufficio scolastico Regionale del Lazio (Usr) finalizzato all’inclusione nelle scuole dei bambini e delle bambine con background migratorio.

Alla presentazione hanno preso parte anche Carla Fermariello, Presidente Commissione Scuola Roma Capitale e il Dipartimento Scuola, Lavoro e Formazione Professionale, il Prof. Marco Catarci, Prorettore dell’Università degli Studi Roma Tre,  Paola Piva, coordinatrice della Rete Scuole Migranti, Cecilia Fannunza, Assessora Politiche Educative e Scolastiche Municipio Roma V, le dirigenti scolastiche dell’ IC Via dei Sesami, Francesca Tarquini e dell’ IC Fidanae Angela MinervaSilvia Balocco della Comunità di Sant’Egidio e Antonella Inverno di Save the Children.

Il Protocollo è finalizzato a superare gli ostacoli che molto spesso impediscono agli studenti e alle studentesse in condizione di fragilità, in particolare quelli con background migratorio, di accedere alla scuola ed esercitare il diritto all’istruzione. 

Dunque l’obiettivo è realizzare connessioni e procedure stabili tra le istituzioni, quali Roma Capitale, l’Usr Lazio e i Municipi, le realtà territoriali e tutti gli attori coinvolti nel processo di integrazione dei minori, per favorire il loro accesso a scuola e la loro permanenza all’interno del percorso formativo. A questo serve il Tavolo Interistituzionale Permanente, istituito attraverso il Protocollo: gestire le iscrizioni “fuori termine” e costruire un sistema di rete tra i soggetti menzionati.

Questo è un documento fondamentale – ha spiegato Pratelli – che serve a garantire il diritto all’istruzione di tutti i minori, che risiedono in maniera permanente o transitoria in città, qualunque siano la nazionalità e il luogo di nascita e in qualunque momento dell’anno si verifichi l’inserimento nella scuola. Quest’ultimo aspetto è molto importante in particolare per gli alunni o le alunne appena arrivati sul nostro territorio. 

Si tratta infatti di superare gli ostacoli che molto di frequente, per ragioni diverse, impediscono alle scuole di accoglierli e dunque di fatto impedendo loro l’esercizio di un diritto e anche di un dovere, dato che parliamo di minori in obbligo scolastico. Lo abbiamo constatato in questo anno e mezzo di governo della città – ha poi aggiunto – e da subito abbiamo lavorato a stretto contatto con l’Usr, mossi dall’obiettivo di trovare una soluzione e non lasciare nessuno e nessuna bambina escluso/a dall’accesso a scuola.  

Contrastare la dispersione scolastica prima e poi l’abbandono precoce degli studi non è un vezzo, ma un dovere delle istituzioni. Lo dice la Costituzione.”

Max